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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Tolmezzo

Scuola, la Cisl interviene sul Liceo di Tolmezzo: "Attenzione a non spaccare il territorio"

Il sindacato si esprime in merito al dibattito sulle scuole superiori: "si deve evitare di depotenziare l’offerta formativa complessiva"

“Al di la delle legittime rivendicazioni di famiglie e studenti che richiedono ai soggetti competenti le conseguenti e necessarie risposte, si deve evitare di depotenziare l’offerta formativa complessiva del territorio”. Così la Cisl Alto Friuli e la Cisl scuola intervengono nel dibattito innescato dalla protesta dei ragazzi del Liceo delle Scienze Applicate di Tolmezzo (Isis Solari), destinato secondo la proposta di dimensionamento scolastico della Provincia di Udine ad essere aggregato al Isis Paschini.

Il segretario generale Franco Colautti e il segretario di categoria Maurilio Venuti si appellano all’unitarietà del territorio e chiedono che nel trovare una soluzione al problema specifico, si evitino fughe in avanti dannose per l’intero sistema scolastico montano.

“Iniziare a parlare di trasferimenti nelle scuole di Udine se non arriveranno risposte – sottolineano – non fa il bene del territorio e del suo futuro. Si rischia di innescare meccanismi mentali e sociali contro i quali da sempre stiamo battagliando, con l’obiettivo di salvaguardare l’offerta formativa montana. Al di là delle diverse opinioni in merito alla definizione delle autonomie scolastiche di Tolmezzo, l’imperativo per tutti deve essere volto alla valorizzazione delle eccellenze locali e delle professionalità che operano nel mondo della scuola locale, da decenni impegnate per creare formazione di qualità ed opportunità lavorative destinate ai giovani della Carnia e non solo”.

A tal proposito la Cisl Alto Friuli ricorda la propria proposta specifica inserita nel Pacchetto Montagna lanciato questa estate: “E’ necessario fare una valutazione seria del ruolo formativo delle istituzioni scolastiche periferiche, in particolare delle scuole superiori di Tolmezzo e Tarvisio (ma anche di Gemona e San Daniele, in ottica di sinergia e rete)  prevedendo una rivalutazione e potenziamento dei profili formativi con un riassetto del trasporto pubblico locale, per combattere l’attuale declino di iscrizioni a fronte di un sovraffollamento del centro (Udine città).

Si propone di prevedere l’attribuzione di una fascia stipendiale variabile più alta di quella attualmente riconosciuta (o bonus affitto?) per gli insegnanti ed i dirigenti che occorrono a stabilizzare il sistema di insegnamento ed amministrazione della scuola in montagna, colpito negli ultimi anni da una periodica situazione di “reggenza”.

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