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Cronaca

«Tanti sacrifici per riaprire e adesso chiudiamo di nuovo, ma non ci demoralizziamo»

Ristoratori di nuovo al palo, in provincia di Udine. Oggi è l'ultimo giorno in cui possono servire ai tavoli: da domani solo asporto fino alle 22 fino al 21 marzo

Dopo tre settimane di serrande alzate e tavolini pieni, i bar e i ristoranti della provincia di Udine tornano a chiudere. Sono in tanti a non nascondere l'amarezza per la decisione presa dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che ha imposto la zona arancione rinforzata per le ex province di Udine e Gorizia, soprattutto a fronte dei tanti sacrifici fatti per organizzarsi in vista di questi giorni di apertura. 

«Ed eccoci di nuovo qua ad avvisare tutti che da domani siamo nuovamente chiusi. Abbiamo fatto sacrifici e sforzi per riaprire un mese fa, portato provviste, spalato metri di neve, preparato tutto per accogliervi e regalarvi un po' di serenità nella nostra "isola felice". Ci sentiamo inermi e dispiaciuti per questa ennesima chiusura anche perhé, come potete immaginare, per una realtà come la nostra non è facile gestire apertire e chiusure così». Questo il messaggio del Rifugio Alpino Zacchi, al Laghi di Fusine. Un messaggio che esprime un disagio condiviso da moltissimi operatori del settore.

Per chi è in zone centrali resta ora la possibilità di andare avanti con il servizio d'asporto e a domicilio, benché ormai è consolidato il fatto che la modalità non garantisce introiti sufficienti. 

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