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Martedì, 30 Aprile 2024
La festa che non c'è più / Centro / Via Cussignacco

Che fine ha fatto la Festa delle Castagne di via Cussignacco?

L'ultima edizione è stata nel 2019: dopo il Covid il Comitato Amici di via Cussignacco non ha più avuto la forza di organizzare l'evento

Friuli terra di sagre, sì. Ma che succede se mancano le forze per organizzare anche quelle più tradizionali che animavano il cuore della città? Dal 2019, ad esempio, Udine ha perso la sua Festa delle castagne di via Cussignacco. Ovviamente il periodo della pandemia ha fatto il suo, ma poi qualcosa si è inevitabilmente rotto, perché la tradizionale festa non si è comunque svolta nonostante le restrizioni causate dal Covid fossero terminate. 

Le voci dal borgo

"Credo di aver fatto abbastanza", ci dice Andrea Boel dell'antica osteria Al Canarino. Per anni lui è stato uno dei promotori dell'iniziativa, trainando il comitato Amici di via Cussignacco, cuore organizzativo della festa nata nel 1985. "Ma le cose nella via sono cambiate, alcuni negozianti si sono trasferiti e adesso non c'è più la forza trainante di prima". L'ultima edizione è quella del 2019, quando l'organizzazione era stata messa in mano a un'agenzia esterna. "Noi eravamo già al limite delle forze", ci racconta Boel. "Ma questa è sempre stata una festa tradizionale, organizzata dall'interno. Con l'agenzia, che si faceva carico dell'organizzazione delle bancarelle, era più comodo... ma vedere le ballerine brasiliane girare in costume a metà pomeriggio la domenica non aveva senso, la manifestazione così ha perso la sua atmosfera". Quindi tra stanchezza e difficoltà varie, la tradizionale Festa delle castagne non si è più organizzata.

Il Comune

"Qualche giorno fa sono andato al Canarino per parlare proprio con Andrea: come Comune siamo assolutamente disposti ad appoggiare l'iniziativa, questo è un evento che è sempre stata importante per la città e noi siamo a disposizione per facilitare le pratiche", ci conferma Alessandro Venanzi, assessore alle attività produttive e ai grandi eventi. "Per noi è molto importante che si senta coinvolto il borgo, perché è in questo modo che è nata la festa. Noi possiamo fare da facilitatori e metterci al tavolo del comitato per riprendere in mano l'idea", conferma. Non resta che sperare che gli esercenti rimasti non decidano di organizzarsi: d'altronde, ormai, hanno un anno di tempo per riportare le castagne nel cuore della città.

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