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In due bloccano un treno a forza di calci e testate. Per fermarli servono polizia e carabinieri

Due uomini che cercavano di raggiungere l'Austria hanno messa a ferro e fuoco un convoglio

Due uomini, di 34 e 26 anni, cittadini della Repubblica del Gambia, sono stati bloccati domenica notte dalla polfer di più Tarvisio – alle 3 e 45 –mentre cercavano di di raggiungere l’Austria in treno. Il primo, pur in possesso di passaporto, non disponeva di un titolo idoneo alla circolazione in territorio Schengen ed era munito di un ordine del Questore di Siena, di due giorni prima, che gli imponeva di lasciare il territorio nazionale.

Invitato a scendere dal treno per gli adempimenti di rito, il 34enne, ha iniziato  ad opporre resistenza agli agenti, aiutato dal suo giovane compagno di viaggio il quale, seppur in regola, per dar man forte al connazionale si è alzato in piedi inveendo contro gli agenti, per poi sferrare un calcio ad uno di loro e provocandogli un trauma contusivo. I poliziotti sono stati costretti a far uscire dallo scompartimento gli altri passeggeri per preservare la loro incolumità. Il 34enne, brandendo una penna come fosse un coltello, ha provocato agli agenti diverse lesioni sempre sostenuto, anche fisicamente, dall’amico.

Vista la resistenza della coppia gli agenti Polfer hanno fatto intervenire in ausilio una pattuglia della polizia di frontiera. A quel punto il 34enne ha scardinato con una testata la porta dello scompartimento e ha procurato, assieme al connazionale, contusioni e abrasioni ai colleghi. È stato così richiesto anche l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Tarvisio, muniti di taser.

Dopo un ulteriore ed inutile tentativo di colloquio gli operatori della polizia e dei carabinieri sono entrati in azione immobilizzando i due uomini e costringendoli finalmente a scendere e a raggiungere gli uffici della polizia ferroviaria di Tarvisio. Al termine delle operazioni di rito gli stranieri sono stati condotti nelle celle di sicurezza della Questura di Udine e denunciati: il più giovane per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale; il suo connazionale per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, nonché per interruzione di pubblico servizio e danneggiamenti. Processati per direttissima lunedì mattina, il Tribunale di Udine ha confermato l’arresto rinviando il processo al prossimo giugno.

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