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Mercato in piazza Duomo, per chi vende il pesce "non ci sono le condizioni"

Fiorella Colasanti, titolare della bancarella che propone prodotti ittici, esprime le sue perplessità sullo spostamento davanti alla cattedrale. Venanzi: "Lo spostamento del mercato è temporaneo. Ci impegneremo a dare risposte che possano permettere a tutti di lavorare in serenità"

"Ci vogliono spostare in piazza Duomo per tre, quattro, cinque mesi? Va bene, ma che ci mettano nelle condizioni migliori di lavorare senza conseguenze". A parlare è Fiorella Colasanti, titolare della bancarella del pesce che è presente martedì, giovedì e sabato nel mercato di piazza XX Settembre. "Non voglio contestare lo spostamento del mercato – spiega Colasanti –, ma mi chiedo se abbiano valutato bene cosa comporta avere una rivendita del pesce in una piazza non attrezzata allo scopo".

La situazione

La commerciante chiarisce meglio le sue perplessità. "Veniamo dalla provincia di Treviso e la nostra è un'attività di famiglia: ci lavoriamo mio marito, i nostri due figli e io. In più abbiamo tre dipendenti. Da qualche mese abbiamo anche rilevato la spazio adiacente al nostro in piazza per avere un banco ancora più grande e poter fornire tante varietà di pesce ai clienti di Udine. In pratica siamo rimasti gli unici". La Colasanti prosegue: "Quando ci hanno comunicato lo spostamento, intorno al 12 marzo, mi sono preoccupata di andare a vedere dove ci avrebbero sistemati per capire come ci saremo dovuti attrezzare. E ho notato alcune problematiche. Come prima cosa ho cercato di contattare il Comune di Udine per verificare se avessero già pensato a soluzioni rispetto alle mie criticità che avevo notato o, al massimo, avere la disponibilità per trovare una soluzione comune". La donna si rivolge così ai vigili urbani per informarli della situazione. "Dopo qualche giorno, verso il 21 marzo, sono stata contattata dal Comune di Udine a cui ho spiegato quali sono i punti critici: dal rifornimento dell'acqua allo smaltimento dei rifiuti, dalla sistemazione del camion refrigerato alla pulizia dello spazio alla fine della giornata di lavoro". In linea generale: "Alcune richieste hanno avuto risposta, anche se non proprio esaustiva. Ma ci possiamo adattare. Certe risposte però mi hanno lasciata interdetta. Ad esempio, sulle immondizie: le confezioni di polistirolo che in piazza XX Settembre finisco nel grande container posizionato proprio vicino al plateatico, in piazza Duomo dovranno essere ammassate. Dove non è chiaro. Mi è stato indicato che il lavoro andrà fatto con decoro, visto che ci troviamo di fronte a un monumento. Cosa questo voglia dire, cosa intendano con questa espressione nel dettaglio, mi sfugge".

Pulizia

Ma il problema più impellente è quello della pulizia del bancone post lavoro. "La bancarella si troverà su un pavimento fatto di sanpietrini appoggiati su sabbia. Si può solo immaginare quanto odore di pesce resterà dopo la chiusura. La sabbia si impregnerà di acqua maleodorante e ci saranno anche scarti, squame e sangue che inevitabilmente cadranno a terra quando puliremo il pesce per i clienti. Ma anche l'acqua che cade inevitabilmente dal bancone. Noi puliremo, come abbiamo sempre fatto, ma non basterà. E stiamo andando anche verso l'estate. Con il caldo sarà tutto ancora più complicato. Al telefono mi sono state fatte delle proposte che non possono risolvere la questione, come mettere un telo di plastica a terra, per esempio. Lo scarico dell'acqua è alle spalle della bancarella e la piazza non è strutturata per convogliare l'acqua verso quel tombino".  La titolare della bancarella conclude: "Quello che mi chiedo è se abbiano valutato attentamente questo spostamento o se non ci sia stata la dovuta attenzione". L'alternativa, va precisato, sarebbe stata quella di non fare il mercato per quei mesi in cui le attività si dovranno spostare di fronte al duomo.

Le risposte dell'amministrazione pubblica

L'ufficio delle Attività produttive ci ha fatto sapere che, preso atto delle richieste dei titolari della rivendita di pesce, già dal primo giorno in cui sarà operativo il trasferimento, ovvero il prossimo martedì 2 aprile, verranno effettuati dei sopralluoghi per poter verificare la situazione, capire in loco i nodi da sciogliere e confrontarsi per trovare eventuali soluzioni. In più l'Amministrazione ha già previsto un passaggio quotidiano, a chiusura e smantellamento delle bancarelle, del servizio di pulizia con le spazzatrici e il ritiro delle immondizie lasciate in piazza. L'assessore comunale alle Attività produttive Alessandro Venanzi ha sottolineato che "lo spostamento del mercato è, di fatto, temporaneo per cui ci impegneremo a dare risposte che possano permettere a tutti di lavorare in serenità nel rispetto di una piazza dove si affaccia un luogo sacro con il Duomo della città".

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