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Da 114 a 167: aumentano i posti nei nidi convenzionati del Comune di Udine

L’assessore comunale all'Istruzione Federico Pirone: “Lavoriamo per le famiglie: l’obiettivo è abbattere le liste d’attesa”

"L'obiettivo era arrivare a 150, così siamo davvero felicissimi". Con queste parole l'assessore all'Istruzione Federico Pirone ha presentato i nuovi accordi sulla gestione tecnica dei nidi d'infanzia nata da una interlocuzione del Comune di Udine e operatori e operatrici degli stessi, che prevede anche un aumento del 46% dei posti disponibili, a partire dall’anno scolastico 2024/2025. 

Entro il 2026 un nuovo polo per l'infanzia a Udine Est

L'accordo

I posti resi disponibili dai nidi convenzionati passeranno da 114 a 167, garantendo il 46% di disponibilità in più, fermo restando che la disponibilità potrà essere rideterminata di anno in anno, in aumento o in difetto, in base alle risorse finanziarie disponibili e alle preferenze espresse dalle famiglie utenti nella domanda di iscrizione. All’aumento dei posti si aggiungono poi ulteriori accordi sulla gestione tecnica dei nidi: in primis la presa in carico dei bambini con disabilità, seguita da altre soluzioni per affrontare eventuali emergenze sanitarie e costi incomprimibili dell’attività. "Le varie certificazioni nel caso di difficoltà di bambine e bambini partono sempre dalle famiglie, il Comune però ha deciso di sostenere chi ne avesse bisogno con un accompagnamento mirato, in attesa dei processi formali di certificazione", ha spiegato Pirone. "Crediamo che la convenzione firmata con i servizi, grazie anche all'impegno dei nostri uffici tecnici, sia di assoluta qualità e possa essere da esempio per altre amministrazioni pubbliche", ha continuato. “Si tratta di una scelta strutturale chiara e precisa: Udine vuole investire nelle politiche di welfare per le famiglie. Anche per finanziare servizi come questo abbiamo deciso di introdurre la fascia di esenzione dell’Irpef e la revisione delle aliquote, oltre che l’abbattimento di alcune tariffe”, ha continuato l'assessore.

I numeri

"Abbiamo deciso di potenziare ulteriormente il servizio pubblico, che subirà un nuovo significativo incremento con la realizzazione del nuovo polo scolastico di via Adige”, ha precisato Pirone. A Udine sono disponibili, al momento, 38 servizi per la prima infanzia, di questi 25 sono nidi, privati, convenzionati o direttamente dipendenti dal Comune. I nidi che dal prossimo anno saranno interessati da un aumento dei posti pubblici, e che sono dislocati in varie zone della città, sono: la Fondazione Renati (17), Papa Giovanni XXIII (23), Rosa e Azzurro (10), C’era una Volta (29), Girotondo (16), Casetta a Colori (17), Ghirigoro via Caprera (25), Ghirigoro via Lavariano (10), Piccoli Principi (20). Il Comune investirà risorse per oltre 4 milioni e 225.000 euro per il prossimo triennio. In tutto, fra asili comunali, convenzionati e accreditati saranno disponibili circa 1.023 posti. Nel 2023 i bimbi in città di un’età entro i due anni erano 1.923. A livello comunale viene superato quindi il target del 45% di copertura territoriale dei servizi per la prima infanzia quale obiettivo per il 2030 fissato dal Consiglio Europeo. La percentuale di copertura dei servizi per la prima infanzia nel Comune di Udine, dopo l’apertura del polo di Via Adige, arriverà fino al 55%.

Calo demografico e boom di richieste

Nonostante il calo demografico negli ultimi anni si è registrato un boom di richieste del servizio, tanto da far aumentare in maniera esponenziale le domande presentate agli uffici comunali. Alla fine della scorsa estate, infatti, la lista è risultata in aumento rispetto agli anni precedenti: le domande non soddisfatte sono cresciute passando da 16 del 2021 alle 129 del 2023. “Quella di rendere Udine una città più inclusiva, dove l'educazione di qualità sia garantita a tutte le bambine e i bambini, è sempre stata un'idea di questa amministrazione, fin dalla campagna elettorale", ha confermato Pirone. Il settore Istruzione e Progetti educativi prevede per il 2024, inoltre, un maggiore stanziamento rispetto al passato, di circa 820.000 euro, per i servizi di mensa, pre e post accoglienza scolastica e l'abbattimento delle tariffe.

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