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Cronaca Centro / Via Roma

L'assessore Battaglia nei negozi cinesi: "Non ho visto emettere scontrini"

La rappresentante della provincia di Udine si è recata, in veste di cliente, nelle attività di via Roma e piazza XX settembre: "I gestori facevano finta di non capire. Le regole non sono rispettate"

L’assessore provinciale Elisa Battaglia, in veste di cliente, è entrata in alcune attività gestite dai cinesi, da via Roma, passando per la centralissima piazza XX Settembre, e poi viale delle Ferriere e persino con tappa in un negozio di sartoria tuttofare in pieno centro. 

Lo comunica lo stesso assessorato raccontando quanto segue: “All'interno di queste attività, sempre più presenti nelle vie storiche del commercio, non vengono rispettate le regole imposte invece con rigore e fermezza ai commercianti italiani e friulani. Il copione è sempre il medesimo: si arriva in cassa, per modo di dire, perché alcuni sono proprio sprovvisti di registratore di cassa, si appoggia la merce, si danno i soldi e… niente ricevuta”. 
L’assessore, stando alla comunicazione della Provincia, ha provato a domandare se era possibile ottenere lo scontrino, ma i gestori facevano finta di non capire

La Provincia domanda più controlli, anche perché per la mancata emissione degli scontrini scattano sanzioni, fra cui anche la chiusura, seppure temporanea, dell’attività. “Fai chiudere oggi, fai chiudere domani – si legge nella nota – almeno si potrebbe frenare l’avanzata orientale che sta conquistando molti angoli, centrali come periferici, di Udine, in spregio alle norme fiscali, se non si interviene, è ovvio che prolifichino nella più totale tranquillità”. Gli obblighi imposti dall’Erario devono essere rispettati da tutti, altrimenti è evidente che i nostri negozi subiscono una concorrenza sleale non contenibile. L’assessore auspica che le autorità competenti facciano partire le necessarie ispezioni. 

Un numero sempre più alto di attività commerciali friulane, stremate dalla crisi, sono in ginocchio, hanno chiuso o sono in procinto di chiudere perché stremati dall'eccesso di burocrazia – commenta l’assessore –. Per questo chiediamo che sia rispettato il principio di reciprocità e che anche quel tipo di attività venga gestito secondo le regole della legalità. Attendiamo con ansia un riscontro del Prefetto sperando che accolga la nostra iniziativa”.

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