Si ribella ai carabinieri e loro lo rendono innocuo con una scarica elettrica

Lo fermano per controllargli i documenti, ma lui dà in escandescenze. Così, per bloccarlo, i carabinieri sono stati costretti a usare il taser. L'arma è in dotazione ai militari ed è servita per immobilizzare l'uomo, un cittadino marocchino, del 1999, residente a Udine. È successo ieri sera, domenica 15 ottobre. Il giovane è stato poi portato in carcere perché era destinatario  di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Modena.

I fatti

Nella serata di ieri, domenica 15 ottobre, i carabinieri fermano un giovane in via delle Fornaci per chiedergli i documenti. Il ragazzo, 24 anni, di origine marocchina, residente in città, si agita e si ribella ai militari. Per immobilizzarlo gli uomini del nucleo Radiomobile e della compagnia di Udine Est sono costretti a dargli una scarica elettrica con il taser, l'arma che hanno in dotazione. Il ventiquattrenne viene quindi arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e portato in caserma. Qui il personale sanitario lo ha visitato e controllato confermando come la scarica elettrica ricevuta tramite taser non avesse comportato al ragazzo alcuna ferita. Una volta verificate le sue generalità si è scoperto che il giovane era destinatario di ordine di carcerazione emesso nell'agosto 2023, dal magistrato di sorveglianza del tribunale di Modena. Così è stato portato in carcere a Udine, in via Spalato. Qui resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.