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Lunedì, 29 Aprile 2024
carabinieri / Tarvisio

Organizzavano il passaggio del confine stipando decine di persone nei furgoni

I carabinieri del raggruppamento operativo speciale e del Comando provinciale di Udine hanno concluso l’indagine “Ultimo miglio” in materia di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione lungo la “rotta balcanica”

Stipavano le persone nei furgoni per fargli attraversare il confine italiano, in prossimità dell'area boschiva del confine italo-austriaco del valico di “Passo Pramollo”: i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Udine hanno concluso l’indagine “Ultimo miglio” individuando diverse persone di nazionalità irachena e iraniana, residenti in Germania e con base operativa in Austria, ritenute responsabili di aver favorito, nel mese di giugno 2022, l’ingresso sul territorio nazionale di 140 persone migranti.

Arresto

Nel pomeriggio del 25 giugno 2022, i carabinieri di Tarvisio hanno, infatti, arrestato in flagranza un passeur ventitreenne iraniano, residente in Germania, che, a bordo di un furgone, aveva condotto in Italia 34 bengalesi precedentemente prelevati in Repubblica Slovacca a ridosso dei confini con Austria e Repubblica Ceca. Gli approfondimenti investigativi che ne sono seguiti, hanno permesso di individuare un'ulteriore persona di origine irachena, che aveva concorso nell’azione. Quest’ultimo era stato arrestato a Graz, in esecuzione di un Mandato di Arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Udine. I due sono risultati anche responsabili di un ulteriore trasporto di 17 persone, effettuato il 23 giugno 2023.

Operazione

L’attività, che si è avvalsa anche del contributo del Centro di Cooperazione internazionale di Polizia di Thörl Maglern, ha acclarato che i due arrestati si sono avvalsi della collaborazione di altre cinque persone, con base operativa nei pressi di Vienna, incaricate di curare gli aspetti relativi al reclutamento degli autisti, alla sistemazione logistica delle persone migranti e al reperimento dei veicoli. Al gruppo investigato, che agiva con lo stesso modus operandi, sono state attribuite altre azioni simili. L'attività di cooperazione internazionale di polizia e giudiziaria, garantite rispettivamente dalle Agenzie Europol ed Eurojust, ha consentito di ricostruire con precisione l’operatività degli indagati in un più ampio contesto transnazionale che ha interessato anche l’Austria e la Germania. Risultando pendenti procedimenti penali nei tre Paesi, le Autorità giudiziarie italiana, tedesca e austriaca - per evitare di incorrere nella violazione del principio del ne bis in idem – si sono determinate affinché procedesse quella austriaca, Paese in cui si è consumata la maggior parte dei reati. La Procura della Repubblica di Udine, quindi, attraverso un ordine di indagine europeo, ha trasmesso le prove acquisite nel corso dell’indagine “Ultimo Miglio” all’Autorità giudiziaria austriaca la quale, riunendo anche le prove dell’indagine tedesca, ha proceduto all’arresto dei sette membri del sodalizio, a cui sono contestati complessivamente 30 episodi di trasporto di persone migranti che hanno, in parte, coinvolto anche l’Italia.

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