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Rivedere il tetto di deducibilità fiscale dell’auto, l’appello degli agenti di commercio udinesi

Anche Confcommercio Fnaarc Udine firma la richiesta al governo Meloni

L'appello nazionale per rivedere il tetto di deducibilità fiscale dell’auto passa anche per Udine: anche Confcommercio Fnaarc (Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio) della provincia di Udine si unisce alla richiesta del presidente nazionale Alberto Petranzan.

Appello

Petranzan, informa il presidente provinciale Massimiliano Pratesi, ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per richiamare l’attenzione su un tema annoso per i 210mila agenti e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività finanziaria italiani: quello di un limite non aggiornato dal 1986, ma solo convertito in 25.822 euro, cifra anacronistica rispetto agli attuali valori di mercato delle automobili nuove, con prezzi di fatto raddoppiati negli ultimi vent’anni. «Il massimale di deducibilità non permette tra l’altro alla categoria di contribuire alla transizione ecologica, posto che il prezzo medio di acquisto di un’auto nuova elettrica è di molto superiore a quella cifra», spiega Pratesi.

Fiscalità dell'auto

Quello della fiscalità dell’auto è un tema di primaria importanza per agenti e rappresentanti di commercio che percorrono in media 60mila km all’anno con picchi di 90/100mila. Confcommercio Fnaarc vuole mettere finalmente un punto alla questione e ottenere #piùdeducibilità – come recita l’hashtag di riferimento dell’iniziativa – chiedendo al Governo l’aggiornamento dei limiti in occasione della stesura della Legge di Bilancio 2024. «Vorremmo poter acquistare macchine sicure e confortevoli, ecologiche, capaci di sostenere le nostre percorrenze – dichiara Pratesi rilanciando le parole del presidente nazionale Petranzan –. Con gli aumenti dei costi per la mobilità, l’inflazione e la transizione ecologica, non possiamo più aspettare: serve un fisco giusto ed equo anche per la nostra categoria. L’automobile è il bene strumentale primario per svolgere la nostra attività, al pari di un ufficio. Il tetto della deducibilità fermo dai tempi della lira è del tutto inadeguato rispetto ai prezzi del mercato automobilistico e anche in funzione ambientale».

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