Donna incinta e con 3 bambini aggredita a Favignana

Spinte, ingiurie, maledizioni. Il tutto nella pubblica piazza della centralissima via Roma nell’isola di Favignana (in provincia di Trapani in Sicilia). A subire queste vessazioni durante una passeggiata,  la moglie del giornalista udinese Tommaso Botto, originaria proprio di Favignana, incinta al settimo mese di gravidanza e che al momento dell’aggressione teneva per mano gli altri suoi tre bambini. L’aggressione è stata commessa, da quanto ci racconta lo stesso marito, in quel momento assente, dal commesso di un negozio di tonno salito agli onori della cronaca proprio ‘per colpa’ delle sue inchieste.

Circa un anno fa, infatti, Botto, sul periodico di informazione che dirige, Dovatu.it, aveva dedicato una lunga inchiesta sul tonno ‘taroccato’ (leggasi ad esempio ‘Vado, etichetto e tonno’, da cui è tratta l'immagine a sinistra) in vendita in quell’esercizio. Con una banale sovrapposizione di etichette  veniva infatti venduta una partita di tonno come ‘Tonno Rosso di Mattanza di Favignana’, quando invece era ben altro. Da quell’indagine giornalistica partirono poi gli accertamenti  dei Carabinieri dei Nac  e il sequestro di un’intera partita di tonno in commercio con falso packaging.  

Ci dichiara Botto: “Il garzone mi aveva già minacciato ed aggredito e ha ritenuto naturale aggredire, un anno dopo il sequestro, mia moglie mentre passeggiava per Favignana assieme ai miei tre figli. Bambini che, terrorizzati e con il pianto a dirotto, non dimenticheranno certamente l’accaduto. Fortunatamente nessuno si è fatto male”.

(in basso la fotografia di Tommaso Botto, in Sicilia anche per presentare 'Quando l’Ente mi tenta: viaggio di inchiesta sulla Pubblica Amministrazione da Nord a Sud', edito da Safarà Editore, libro che raccoglie le numerose inchieste sulla Pubblica Amministrazione del giornalista che da anni si occupa di indagare i paradossi e i malfunzionamenti degli Enti)