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Pericolo varianti: quali e come sono diffuse in Fvg

Il Sars-Cov2 è un virus che ha subito centinaia di mutazioni: quelle che preoccupano maggiormente l'Oms sono l'Alfa, la Beta, la Gamma e la Delta. Alfa e Delta sono presenti in regione

Il virus Sars-Cov2, ormai lo sappiamo, è mutato creando copie di se stesso. Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una "variante" del virus originale. Anche in Friuli Venezia Giulia, come nel resto del mondo, ormai le varianti hanno preso il sopravvento sul ceppo originale.

Le varianti

Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus. L'OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l'OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.

Le varianti che preoccupano OMS e ECDC, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

  • Variante Alfa (Variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7) identificata per la prima volta nel Regno Unito. Questa variante ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza (trasmissibilità superiore del 37% rispetto ai ceppi non varianti, con una grande incertezza statistica, tra il 18% e il 60%). La maggiore trasmissibilità di questa variante si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando, così, anche un aumento del numero di casi gravi.
  • Variante Beta (Variante 501Y.V2, nota anche come B.1.351) identificata in Sud Africa. Dati preliminari indicano che, nonostante non sembri caratterizzata da una maggiore trasmissibilità, questa variante potrebbe indurre un parziale effetto di "immune escape" nei confronti di alcuni anticorpi monoclonali. Siccome potenzialmente questo effetto potrebbe interessare anche l'efficacia degli anticorpi indotti dai vaccini tale variante viene monitorata con attenzione.
  • Variante Gamma (Variante P.1) con origine in Brasile. Gli studi hanno dimostrato una potenziale maggiore trasmissibilità e un possibile rischio di reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla maggiore gravità della malattia.
  • Variante Delta (Variante VUI-21APR-01, nota anche come B.1.617) rilevata per la prima volta in India. Include una serie di mutazioni tra cui E484Q, L452R e P681R, la cui contemporanea presenza desta ragionevole preoccupazione per la potenziale maggiore trasmissibilità e il possibile rischio di reinfezione. Sono state riscontrate anche varianti appartenenti al ceppo indiano, quindi geneticamente correlate, ma sprovviste della mutazione E484Q.

Approfondimenti

Ad oggi non ci sono prove che queste varianti causino malattie più gravi o rendano i vaccini attualmente impiegati meno efficaci. Sono in corso approfondimenti di ricerca, in collaborazione con i partner internazionali, per capire meglio l'impatto delle mutazioni sul comportamento del virus e per garantire che vengano presi tutti gli interventi di salute pubblica appropriati.

In Friuli Venezia Giulia

"Sui 36 sequenziamenti compiuti su altrettanti campioni in Friuli Venezia Giulia 31 riguardano persone a cui è stata riscontrata la variante Delta e Alfa".  A darne notizia è stato il vicegovernatore della Regione con delega alla salute Riccardo Riccardi. "In particolare - ha spiegato Riccardi - la variante Delta è stata riscontrata in 20 casi, di cui 15 tra i residenti nel territorio triestino, uno in quello del pordenonese e uno in quello di Gorizia mentre i tre rimanenti hanno a che fare con non residenti in Friuli Venezia Giulia. Sono invece 11 i casi di variante Alfa, di cui 6 afferenti al territorio di pordenonese e 5 a quello di Trieste".

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