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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Laboratorio nascosto tra i monti della Carnia: scambia dati strategici con l'Europa

Il Laboratorio Bs opera nel campo della prototipazione industriale per il settore automotive, illuminotecnico, medicale: con la fibra ottica appena installata riesce a lavorare con multinazionali europee scambiando dati matematici molto pesanti

Può essere un luogo come Raveo strategico per un'azienda con un fatturato di 2 milioni di euro? Evidentemente sì, nonostante le difficoltà che si possono incontrare lavorando nei monti della Carnia, prima tra tutte la connessione a Internet. Problema risolto, almeno per il Laboratorio BS, specializzato nella prototipazione industriale per il settore automotive, illuminotecnico e medicale, che necessitava di una rete rapida e potente per poter scambiare i dati matematici con aziende di mezza Europa rispetto allo studio di fattibilità e della costruzione di stampi termoplastici in acciaio e alluminio ad alta tecnologia.

«L'azienda è nata nel 1998 e il titolare era Renato Barbui - ci racconta la figlia Stefania, anche lei impeigata in azienda - e dall'esperienza trentennale nel settore dell'ottica è nato il Laboratorio Bs, automotive, medicale e illuminotecnico. Nel corso degli anni, nel 2003, l'azienda si è specializzata in micro e nano ottiche, per adeguare il prodotto all'inserimento dei LED: il compito è quello di diffondere la luce e dare una performance ai LED». Tutto perfetto, se non per la lentezza della rete che deve supportare ogni giorno uno scambio di dati molto pesante. «Avevamo preso in considerazione di spostarci - continua la Barbui - però Raveo è il posto ideale per le nostre questioni lavorative,è  una zona riservata dove è garantita la tranquillità: i nostri clienti europei sono più contenti nel sapere che siamo qui invece che in città, per questioni di riservatezza».

E così la decisione: installare l'infrastruttura di rete in fribra ottica e mantenere la sede in Carnia. 

«Noi lavoriamo con varie multinazionali che hanno sedi maggiori in Europa (Francia, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera) per scambiare dati matematici pesanti, senza una buona rete non si riesce a fare scambi di dati, eravamo limitati. La fibra è stata installata tre mesi fa, ora si lavora molto rapidamente ed è un fatto essenziale per la nosta azienda. Pensiamo che questa dovrebbe però essere la normalità non un'eccezione».

Il LaboratorioBS

Nello specifico, si occupa dello studio di fattibilità e della costruzione di stampi termoplastici in acciaio e alluminio ad alta tecnologia. Realizza inoltre inserti ottici innovativi di precisione nanometrica, per varie tipologie di lenti da applicare alle nuove sorgenti luminose quali i LED, CIPLED, NANO-LED, nonché per lenti collimatrici atte alla concentrazione della luce solare. Realizza ottiche su alluminio, ottone, rame e direttamente su lastre in PC, PMMA. L’elevato livello di tecnologia e di innovazione del proprio processo produttivo, grazie anche ai risultati di elevata definizione superficiale ottenuti con l’applicazione della nanotecnologia, consentono oggi la costruzione di inserti ottici in rame berillio e acciaio/nickel per stampi definitivi. Laboratorio BS Raveo ha anche realizzato la lente freeform che è stata esposta alla Miguel Abreu Gallery di New York. 

La fibra

Open Fiber sta realizzando anche in Friuli Venezia Giulia una nuova infrastruttura, interamente in fibra ottica (modalità FTTH – Fiber To The Home), sia come operatore privato nelle aree a successo di mercato, definite nere, al momento nelle città di Udine (oltre 45mila unità immobiliari già cablate grazie a un investimento da 14 milioni di euro) e di Gemona (progetto Smart City da circa 2 milioni di euro per collegare il piccolo centro alla banda ultra larga), sia come concessionaria di bando pubblico Infratel (società del Ministero per lo Sviluppo Economico) nelle aree a fallimento di mercato, definite bianche, essendosi aggiudicata i tre bandi pubblici per la copertura di circa 7000 comuni di 20 Regioni italiane.

Bando pubblico

Sono più di 180 i comuni bianchi del Friuli Venezia Giulia, tra cui Raveo, che saranno cablati da Open Fiber entro il 2022, con un impegno economico complessivo di quasi 130 milioni di euro. La rete verrà gestita da Open Fiber per i prossimi 20 anni, ma la proprietà resta pubblica. Sono 109 i cantieri FTTH già aperti, 52 sono i cantieri chiusi, 38 già in commercializzazione. Sono invece una sessantina i progetti FWA (Fixed Wireless Access) realizzati per collegare le case sparse e le aree più remote.
Open Fiber, come concessionaria di bando pubblico, può intervenire solo nelle aree bianche, quelle non dichiarate coperte dagli operatori. Il piano terminerà al massimo nel 2022, ma già alla fine del 2021 l’obiettivo di Open Fiber è completare le lavorazioni nell’80% dei comuni. Il progetto di cablaggio in corso prevede una forte sinergia con la Regione Fvg e in particolare con la sua società in-house Insiel, che è partner fondamentale di Open Fiber per il riutilizzo delle infrastrutture esistenti.

Il lavoro a Raveo

Gli impiegati della società lavorano su file matematici molto pesanti e complessi, e non poter disporre di una buona connessione sul web rappresentava un grosso ostacolo per le attività di download e upload dei documenti necessari per le lavorazioni che realizzano. Da qualche mese hanno attivato un contratto con Tiscali su rete FTTH di Open Fiber e hanno riscontrato un grande cambio di marcia nelle loro attività, molto più agevoli e veloci rispetto al passato.
Open Fiber a Raveo ha realizzato una rete interamente in fibra ottica (FTTH) di 3.5 chilometri, che collega quasi 350 unità immobiliari alla banda ultra larga. In virtù della collaborazione con Insiel, circa l’80% degli interventi è stato eseguito mediante il riutilizzo di infrastrutture esistenti (aeree e interrate).
 

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