Monitoraggio settimanale, oggi la decisione: Friuli Venezia Giulia ancora giallo?

Oggi arriverà l'esito del report dell'Iss Istituto Superiore di Sanità, insieme a quello del ministero della Salute: da questi deriverà l'ordinanza del ministro Speranza, con le nuove indicazioni con i colori delle Regioni. Le tre regioni a rischio zona arancione sono la Toscana, la Liguria e, a sorpresa, anche l'Abruzzo mentre in zona rossa potrebbe finire l'Umbria: il Friuli Venezia Giulia ha un indice Rt sotto l'1 che dovrebbe consentirle di mantenere la zona gialla. 

L'ordinanza di oggi

Il bollettino della Protezione Civile di ieri segnalava 15146 ricoverati, con un tasso di positività salito al 5,2% (mercoledì era al 4,2%). Nelle ultime tre settimane la curva è rimasta sostanzialmente stabile, come il numero dei decessi fermo su valori elevati (ieri 391). In discesa i ricoveri nei reparti ordinari (18.942) e nelle terapie intensive (2.126). Il trend in dieci regioni è in risalita secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che segnala anche 17 province a rischio. Sotto la lente, tra le regioni che rischiano un peggioramento degli indici, ci sono Umbria, Toscana e Liguria: la prima dovrebbe finire in zona rossa per arginare la circolazione della variante brasiliana del coronavirus dopo il lockdown della provincia di Perugia e di quella di Terni. 

Il Friuli Venezia Giulia

Manca l'ufficialità, come per tutte le altre regioni, ma i dati sono tutti in miglioramento è dunque pare che si vada la riconferma della zona gialla: non solo l'indice Rt è inferiore alla soglia dell'1, ma sono in calo anche le ospedalizzazioni, che rimane uno dei paramentri più rilevanti. Come in altre regioni, però, anche in Fvg c'è il preoccupante dato della presenza della variante del virus: ieri sono stati confermati 17 casi di quella inglese, oltre alla scoperta della mutanzione "N439K" del Covid in una bambina ricoverata al Burlo di Trieste.