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PalaCarnera 4.0, presentati gli sviluppi del progetto: ecco come sarà

Presenti all'incontro il ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente della Regione Massimiliano Fedriga

Nella mattinata di oggi, martedì 7 novembre, si è tenuta la conferenza stampa di project update del Palasport Carnera, in cui sono state illustrate le attività svolte fino a oggi.

Nella Sala Ajace del Comune di Udine, alle ore 11.30, sono intervenuti il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Mario Anzil, il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni e l’On. Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati. A rappresentare l’Apu Old Wild West Udine erano presenti il presidente Alessandro Pedone l’amministratore delegato Gianpaolo Graberi.

Dall'esterno

Proprio il presidente Pedone ha fatto gli onori di casa, illustrando sinteticamente il progetto: “Ringrazio tutti i presenti. Dopo un anno dall’annuncio del progetto, un’idea innovativa non solo per la città, ma per tutto il territorio, ci incontriamo per aggiornarci sullo stato di aggiornamento. Il progetto è sostanzialmente finito. Ci tengo a sottolineare che progettare un’opera che costerà tra i 28 e 30 milioni non è una banalità. Per altro è una ristrutturazione che consentirà il prosieguo dell’attività sportiva all’interno del Carnera. Oltre alla costruzione dell’opera merita grande attenzione il percorso del progetto giuridico che abbiamo pianificato”.

Nasce già un comitato "contro"

Il presidente ha voluto evidenziare il tema delle tempistiche: “Chi pensava si trattasse di una cosa semplice deve capire che servono tutta una serie di certificazioni che stiamo ottenendo: ci stiamo spremendo e stiamo cercando di bruciare i tempi. La nostra idea è quella di costruire attorno al PalaCarnera, approfittando degli spazi intorno alla struttura e innalzandoci.Questo consentirà di avere un palasport da 8000 posti a sedere, un secondo campo con 1000 posti a sede che permetteranno la contemporaneità con la squadra femminile e le giovanili."

Un tema alla base di questo progetto sono anche le attività extra-sport che si potranno realizzare, tanto che “l’organizzazione di spettacoli, concerti, eventi, che mancano da tempo nella nostra città, sono alla base del business plan. Una struttura simili rende appetibile eventi: siamo in contatto con diverse agenzie e stimiamo si possano organizzare tre le 50 e le 80 date annue. Completeranno la struttura un hotel da 150 camere circa e una Spa aperta al pubblico, dedicata alle famiglie, al secondo piano, un centro riabilitativo e l’hospitality, che purtroppo a oggi il Carnera non ci consente di avere. Senza non si può stare, si diventa meno attrattivi. Il progetto è pronto per il 25 di novembre, da lì in poi certificazione del business plan e kick off delle operazioni. 26 mesi di opera. Ci siamo, ringrazio gli uffici comunali che ci stanno aiutando a non commettere errori, noi ce la mettiamo tutta per dare alla nostra terra e alla nostra comunità qualcosa di unico.”

Gli spalti

Il secondo intervento è stato portato dell’amministratore delegato dell’Apu Udine Gianpaolo Graberi: “L’iniziativa cerca di far convergere quelli che sono gli interessi pubblici, sociali, della comunità, con le necessità degli investitori. Siamo di fronte a un nuovo codice degli appalti: oggi stiamo proponendo qualcosa di diverso. Gli impianti sportivi hanno un interesse pubblico, come sottolineato più volte anche dal ministero”. Dopo aver elencato tutte le fasi procedurali che aspettano questo progetto. La riforma degli sport entrata in vigore negli ultimi mesi è una riforma epocale dal punto di vista normativo e culturale – ha dichiarato Francesco Maiorana, presidente della LNP – “Si tratta di una grande sfida e non è facile introdurre una nuova visione. È indispensabile però affinché il sistema non collassi. Avere progetti all’avanguardia significa per me sostenibilità. Per noi questo progetto deve essere uno stimolo per le altre società”.

Non poteva mancare all’appuntamento il brand ambassador dell’Apu Udine, Michele Antonutti: “Per me è una giornata di emozioni: ho vissuto tutte le fasi del PalaCarnera e oggi sentire parlare di questa quarta fase è emozionante. Si parla di progetti di valori, sarà uno stimolo di aggregazione e  di crescita sportiva. Ai giovani di oggi bisogna regalare un sogno da inseguire: penso sia il desiderio della società. Vedo una società che ha volontà di vincere, ma che allo stesso tempo ha voglia di rigenerarsi e guardare al futuro”.

Il secondo campo

La prima autorità ha prendere la parola è stato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Mario Anzil: “La Regione potrà valutare questo progetto, ma già alcune suggestioni sono apparse evidenti da subito: penso alla formula, all’interessante sinergica relazione tra i luoghi, con la città. Penso anche al concetto del passato e del futuro, presenti in questo progetto. Una storia prestigiosa quella del Carnera, che rimane, ma penso al futuro per una visione a lungo termine. Un’amministrazione deve affiancare sempre una visione contingente, ma anche una futura. Sono suggestioni particolarmente interessanti”.

“Grazie al ministro Abodi che ci onora con la sua presenza” – ha esordito l’Onorevole Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati. “La prima volta che ho sentito il presidente Fedriga per questo intervento abbiamo parlato di una sorta di sogno da poter realizzare. Lo sport deve essere considerato un aspetto fondante della nostra società. Non è possibile cercare con una struttura che possa vivere di due partite in casa in un mese. Bisogna avviare un progetto sostenibile in questo senso. In undici anni di lavoro alla Camera dei deputati non ho visto un ministro così attento. Penso che sia un passaggio molto importante avere tutte le amministrazioni e tutti gli imprenditori che remano dalla stessa parte. Abbiamo una sinergia da parte di tutti gli attori oggi presenti per raggiungere un risultato. Lo ritengo un progetto virtuoso e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.

Il sindaco del Comune di Udine Alberto Felice De Toni: “Non posso che essere onorato di questa presenza del ministro in primis, ma di tutte le autorità civili e militari. È un piacere accogliervi in questa sala del Comune. Io voglio ribadire l’importanza dello sport nella nostra società. Le infrastrutture sono fondamentali nella nostra vita sociale. Con il Carnera aggiungeremo non solo sport, ma anche grandi concerti e tutta la filiera turistica. Noi possiamo farlo perché abbiamo insieme Stato, Regione e Comune. Faremo la nostra parte come Comune: abbiamo l’esperienza dello Stadio e la faremo fruttare. Si parlava di sogni: il nostro è quello di portare strutture moderne nella nostra Regione e nella nostra Città. Abbiamo bisogno di mettere insieme le risorse private con quelle pubbliche.”

“Sono contento che anche questa amministrazione garantisca continuità con chi c’era prima – ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Dopo i ringraziamenti il Presidente ha voluto esprimere tre concetti “Bisogna credere anche e soprattutto nello sport dilettantistico. Bisogna fare una grande opera di prevenzione e di formazione attraverso lo sport. Noi come Regione abbiamo investito molti milioni di euro per sostenere lo sport. Noi ci crediamo e mi collego al tema delle infrastrutture. Con questa collaborazione e con le risorse messe a disposizione dobbiamo valorizzare questa opportunità. Infine, dobbiamo avere la consapevolezza, di quanto sia fondamentale la sostenibilità degli impianti. Dove si può coinvolgere il privato, è fondamentale per non pesare sul pubblico: se c’è opportunità dove altre società possono togliere un onore enorme, dobbiamo avere il coraggio di fare queste scelte. È un progetto virtuoso un’infrastruttura di altissimo livello”.

Al termine dell’incontro è intervenuto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi: “Sono io a ringraziarvi, mi trovo in imbarazzo perché è un piacere essere qui. Arrivare e trovare condizioni che sono frutto della collaborazione mi fa bene. Mi auguro di trovare altre situazioni dove si cerca questa sintonia. Dal 20 settembre in tanti hanno chiesto cosa cambia con lo sport in Costituzione. Se non facciamo niente non cambia niente. Sta a noi. È importante sognare e che poi questi sogni si realizzino: la collaborazione è una precondizione. La presenza dei privati è fondamentale: gli elementi comuni che lo sport genera. Tutto quello che aiuta lo sport a svilupparsi, come le infrastrutture, va a contributo della salute collettiva e dello stile di vita. Quello che manca è la visione spesso: dobbiamo presentare un modello italiano. Ringrazio il presidente Maiorana per aver citato la riforma. Questa mattinata è un passaggio molto importante per un modello di sport italiano che io sogno. Non solo vincente, ma convincente. Le risorse non mancano: i presupposti sono la visione e la collaborazione. Vi ringrazio”.

Il Progetto del PalaCarnera 4.0

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