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Il Malignani vola in Egitto per istruire nuovi tecnici

Nella scuola italiana Don Bosco a Il Cairo sarà promosso un percorso di studi gestito dall'istituto udinese. Firmato un memorandum di intesa tra il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, con il ministro dell’Istruzione e dell’Istruzione Tecnica egiziano, Reda Hegazy

Si è rafforzata la cooperazione tra l’Italia e l’Egitto in tema di formazione professionale. È accaduto durante la missione istituzionale al Cairo guidata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell'ambito del cosiddetto piano Mattei per l'Africa.  A firmare l'accordo, un memorandum d'intesa, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e il ministro dell’Istruzione e dell’Istruzione Tecnica egiziano, Reda Hegazy. Uno dei punti salienti dell'accordo coinvolge l'Istituto statale di istruzione superiore Malignani di Udine. 

Come funzionerà

Si tratta di un nuovo percorso che prevede 4 anni di scuola tecnica, seguiti da 2 anni di percorso post diploma attuati in collaborazione con l’ITS Academy. Verrà istituito, nella Scuola italiana Don Bosco del Cairo. Verranno promosse, da una parte, l’apprendimento e la mobilità per l’occupazione in Italia dei giovani egiziani, già formati nella lingua e nella cultura italiana. Dall'altra, verranno sostenute le imprese egiziane e le imprese italiane che operano nel nostro Paese e in Egitto. Potranno accedere al percorso di studi anche gli studenti egiziani in possesso di un diploma tecnico.

Le dichiarazioni

“L’Italia si impegna a cooperare con l’Egitto per promuovere una formazione professionale di eccellenza. In particolare, puntiamo a favorire lo sviluppo in Egitto di percorsi tecnico professionali di qualità e di Its Academy che sono strategici per la crescita economica”, ha dichiarato il ministro Valditara che ha concluso: “Occorre partire dalla promozione della conoscenza della lingua italiana per favorire l’acquisizione di competenze tecniche adeguate alle esigenze specifiche del sistema produttivo italiano ed egiziano e assicurare una più forte integrazione”.

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