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Caso Dacia Arena: Novelli con i Pozzo e contro la linea di Fontanini

Il commento del parlamentare di Forza Italia sul caso della settimana: "Polemica insulsa. Aiutare chi è un vanto del territorio. La brandizzazione è un caso scuola in Italia"

Qui il commento del deputato cividalese Roberto Novelli intervenuto sul caso delle scritte esposte fuori dallo Stadio Friuli nuovamente entrate nel dibattito locale dopo che il sindaco Fontanini ha chiesto la loro rimozione e l'abbattimento dell'Udinese Store.

"Guardare al futuro con gli occhi incollati al passato è pericoloso e potenzialmente dannoso, questo anche e soprattutto in politica. Le regole e le sentenze si devono rispettare sempre, ma sul caso Stadio Friuli-Dacia Arena serve una riflessione non solo politica ma anche culturale ed economica. Noi friulani siamo giustamente orgogliosi della nostra storia, delle nostre tradizioni e dei nostri sacrifici che ci hanno consentito di diventare un modello riconosciuto di operosità, onestà e capacità, anche nel saperci risollevare dalle tante difficoltà che nel corso del tempo abbiamo dovuto affrontare, in primis il tragico terremoto del 1976.

Al netto di questi sacrosanti sentimenti, dobbiamo provare a guardare avanti ed il caso della sponsorizzazione commerciale dello Stadio Friuli, che tale rimane, con la brandizzazione in “Dacia Arena” è un caso scuola. Come ha scritto il 15 maggio scorso la Sig.ra Pozzo al neo Sindaco Fontanini “la-Dacia Arena-e’ un impianto che garantisce lavoro e reddito a centinaia di persone e ormai decine e decine di imprese traggono beneficio dall’esistenza del -sistema-Udinese e della Dacia Arena e questo dovrebbe consigliare cautela nell’assunzione di iniziative o prese di posizione che rischierebbero di rallentare la nascita di nuove opportunità di crescita, sviluppo e benessere per il nostro piccolo territorio”.

Continuare a pensare che le tradizioni e la cultura locale si tutelano mettendo un freno a chi si muove in un mercato aggressivo, rapido e dinamico, sollevando questioni politicamente suggestive e di sapore romantico, è un errore grossolano. Siamo friulani, orgogliosi del nostro passato e della nostra storia, ma non è riempiendo le strade di cartelli in lingua friulana o mettendosi di traverso rispetto ad una operazione commerciale della nostra Udinese che si guiderà la comunità locale a guardare avanti. Regole e sentenze della magistratura vanno rispettate ma un prestigioso Club calcistico come l’Udinese deve essere facilitato nella sua gestione per consentirgli di rimanere sul mercato e continuare ad essere un vanto sportivo e motore di economia per il territorio".

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