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la composizione della nuova giunta

La nuova squadra di governo di Udine, chi c'è e che cosa farà

Passato l'entusiasmo per la vittoria al ballottaggio Alberto Felice De Toni è al lavoro per comporre la giunta

Passata la "sbornia" di entusiasmo post ballottaggio, inizia a prendere forma la squadra di governo del neo eletto primo cittadino Alberto Felice De Toni. I primi nodi da sciogliere saranno, ovviamente, quelli legati agli assessorati. I numeri dicono che quattro saranno assegnati a eletti ed elette in seno al Partito democratico, due in quota alla Lista De Toni, uno all'ormai ex Terzo polo, uno ad Alleanza Verdi Sinistra e due a Spazio Udine, secondo gli accordi intercorsi prima del ballottaggio.

Le persone più votate

Non dando per scontato che De Toni pescherà tra gli eletti e le elette in consiglio comunale (cosa che non è certa, ma può essere frutto degli accordi di queste ore) vanno ricordate le persone più votate: Alessandro Venanzi, Eleonora Meloni, Stefano Gasparin e Anna Paola Peratoner (Pd), Federico Pirone, Rita Nassimbeni (Lista De Toni), Andrea Zini (Italia Viva), Arianna Facchini (Alleanza Verdi Sinistra), Chiara Dazzan (Spazio Udine). Più Ivano Marchiol. 

Le ipotesi

L'unica cosa certa, al momento, è che al Partito democratico, oltre agli assessorati, finirà anche il ruolo di vicesindaco: pochi dubbi, da sempre, che questo slot sarà di Alessandro Venanzi, forte non solo del record di preferenze in città, ma anche ma anche del fatto che il suo nome era tra quelli papabili per la candidatura a sindaco. Il recordman di Godia potrebbe riprendersi le deleghe alle attività produttive, di cui si era occupato fino a cinque anni fa. Un altro ex assessore dell'era Honsell che ritroverà una poltrona in giunta è Federico Pirone. Fino al 2018 Pirone si occupava di cultura e la domanda ruota proprio attorno a questo nodo. Sarà di nuovo così? Nonostante quello all'istruzione sia un assessorato spesso affidato a figure femminili, chissà se l'insegnante di lettere non sia in pole position. Un'altra ipotesi è l'assegnazione della delega alle aziende e società partecipate a Stefano Gasparin (Pd), ex presidente dell'Asp “La Quiete”. Questo potrebbe comportare anche che lo stesso si occupi del bilancio.

Il documento

Prima del ballottaggio, inoltre, Alberto Felice De Toni ha siglato un accordo con Ivano Marchiol, forte del suo 9.24% al primo turno. In fondo al documento è specificato quali saranno le deleghe che Spazio Udine ha richiesto: lavori pubblici, mobilità e partecipazione. Se le prime due saranno in carico allo stesso Marchiol, la partecipazione dovrebbe dunque spettare alla capolista Chiara Dazzan. Che quest'ultima, unica persona con un passato sportivo a livello nazionale (ha militato nel Chiasiellis calcio femminile giocando in serie A per diversi anni) possa vantare anche una mira sullo sport?

accordo de toni marchiol

Eleonora Meloni, Anna Paola Peratoner, Rita Nassimbeni e Arianna Facchini sono le altre quattro donne che si giocano un posto in giunta. La prima è una consigliera uscente e già con Honsell si era occupata di quartieri come delegata per San Rocco, San Paolo e Sant'Osvaldo: difficile che torni a ricoprire una posizione simile, dato che risiede a Trieste. Peratoner, project manager e formatrice per Oikos onlus. potrebbe avanzare qualche richiesta rispetto alle politiche sociali, sempre che non rappresenti un conflitto di interesse, mentre Nassimbeni, già assessora al Personale con Sergio Cecotti, potrebbe tornare a riprendersi il ruolo. Alla giovane Facchini, eletta tra le file di Alleanza Verdi Sinistra, sarebbe fisiologico fossero date le deleghe all'ambiente e al verde pubblico, ma del doman non v'è certezza. Da assegnare anche una poltrona (da intendersi come onore e onere) a Andrea Zini, di Italia Viva. Project manager informatico, i suoi interessi politici virano da tematiche sociali all'attenzione ai quartieri, le periferie alla trasformazione digitale. Chissà che non sia lui a occuparsi di sicurezza nella nuova veste che il centrosinistra vuole creare in città. Restano fuori da queste ipotesi alcuni importanti nodi, uno su tutti quello relativo alla salute. Infine rimane da stabilire chi potrà essere il nuovo presidente del consiglio comunale (Giacomello il più accreditato). O la nuova presidente, visto che a ricoprire questo ruolo non è escluso possa essere anche una donna. 

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