«Due candidati civici per Udine»: De Toni "abbraccia" Marchiol e lancia la sfida a Fontanini
Almeno un progetto per quartiere, piazza Garibaldi, parchi urbani, ciclabilità tra i punti dell'accordo. «Ma la convergenza c'è anche su molti altri aspetti»
Un accordo sofferto ma, alla fine dei conti, che accontenta tutti. O almeno le due parti in gioco. Il candidato sindaco Alberto Felice De Toni si è incontrato diverse volte, in questi ultimi giorni, con Ivano Marchiol: 39,7% più 9,24% al primo turno. Un'alleanza che sembrava scontata ai più fin dall'inizio ma che ci ha messo svariate ore e diversi incontri a concretizzarsi. Oggi l'ufficialità:De Toni, lo sfidante del sindaco uscente Pietro Fontanini, ha stabilito il contenuto dell'accordo con Marchiol, lasciandogli oltretutto l'onore e l'onere di aprire la conferenza stampa di presentazione dello stesso. Questo significa una cosa su tutte: se De Toni sarà il prossimo sindaco di Udine, a Marchiol spetterà di diritto l'assessorato ai lavori pubblici. «Di sicuro – ha dichiarato De Toni – Ivano è un esperto in questi ambiti. Se vinceremo faremo un ragionamento con partiti e liste per quanto riguarda le deleghe. Quella che parte da oggi è una convergenza sul programma e il tema degli assessori è un fatto tecnico e politico che definiremo assieme dopo il voto ed è una conseguenza delle convergenza sui programmi».
L'accordo
«Abbiamo ottenuto un chiaro mandato elettorale da 4mila elettori, con un'idea di città che deve diventare realtà. Io non nascondo una cosa, si sono viste le assonanze e si sono viste delle distanze. Tutto ciò non può che rappresentare un valore aggiunto per costruire un dibattito pubblico più sano, che dà a entrambi la responsabilità di valorizzare queste assonanze per fare squadra in un'ottica di complementarietà per trasformare in realtà l'idea di squadra che noi abbiamo», ha esordito Marchiol.
De Toni, dal canto suo, prende appunti. I ruoli si invertono: il professore ascolta e impara, il discente che è sceso in campo, fa lezione. «Non posso che essere soddisfatto per questa convergenza che, tra l'altro, arriva proprio il giorno in cui dall'altra parte sfuma invece quella tra Fontanini e Salmè. Non è casuale che le due coalizioni, la mia e quella di Marchiol, siano guidate da due candidati civici. Oggi abbiamo sottoscritto un documento comune che contempla alcuni punti concreti per il bene della città, ma la convergenza di vedute c'è anche su molti altri aspetti», conferma soddisfatto De Toni.
I punti programmatici
Restituire alla città la sua dimensione policentrica: questo è il fulcro dell'accordo. «Vogliamo riprogettare lo spazio urbano con almeno un progetto per quartiere, per consentire il rifiorire dei servizi di prossimità e rendendo attività, residenti e associazioni protagonisti delle scelte. Necessitiamo di una rivisitazione dello spazio urbano a partire dalle strade e dalle piazze scolastiche per avere una rete che consenta l’acceso e l’uscita dalle scuole dei ragazzi in modo autonomo e sicuro». Cavallo di battaglia di Marchiol, non solo in questa campagna elettorale ma fin dal 2018, il sistema ciclabile di Udine. «Vogliamo che Udine abbia un sistema ciclabile reale, continuo e sicuro, rivisitando completamente quello attuale in prevalenza ciclopedonale. Per agevolare la mobilità dolce, inoltre, richiediamo che nelle strade urbane vi sia un’attenzione particolare a pedoni, ciclisti e trasporto pubblico limitando la progettazione di rotatorie solo ove strettamente indispensabili».
De Toni e Marchiol hanno voluto firmare in pubblico un documento che racchiude i punti principali dell'accordo. E poi è arrivato l'appello al voto. «Fontanini – ha commentato ancora De Toni – dice che Udine è una città di sinistra. Peccato che il 55 per cento degli elettori che in città hanno scelto Fedriga, e che non sono di sinistra, non abbiano poi scelto anche Fontanini che si è fermato al 46%. Una chiara bocciatura temporanea dell'operato di questo sindaco, avvalorato anche dal fatto che diversi suoi assessori non entreranno nemmeno in Consiglio comunale qualunque sia l'esito del ballottaggio. Adesso il vento è cambiato e ora abbiamo davanti un'occasione importante per ribaltare il pronostico. Martin perse la cappa per un punto. È quindi fondamentale ora mobilitare tutti gli elettori e invitarli a votare il 16 e 17 aprile. Il processo di convergenza con Marchiol è avvenuto non sulla base del classico approccio progettazione e implementazione, bensì sulla base di quello orientale che prevede prima la valutazione del contesto e dopo le sfruttamento delle potenzialità».
La partecipazione cittadina
Durante la conferenza stampa De Toni ha lanciato anche la proposta di creare un forum permanente della partecipazione cittadina. «Abbiamo sempre immaginato fin dall'inizio una visione policentrica della città, con la volontà di rivisitare i consigli di quartieri allargando la partecipazione anche alle associazioni del territorio. Ora vogliamo creare un forum permanente della partecipazione cittadina, che parta dai nostri comuni 280 candidati che si sono spesi con energia in questi mesi e aperta a tutta la cittadinanza. Un forum, che si riunisca almeno due volte l'anno e articolato in commissioni tematiche che possano diventare anche punto di riferimento per gli assessori di riferimento. Tramutiamo tutte le energie che abbiamo speso in spazi futuri per dare voce ai desiderata dei cittadini».