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Cronaca Palmanova

Multe 'maggiorate' ai camionisti: così funzionava la truffa del poliziotto

Il quadro della situazione secondo le accuse formulate dalla Procura della Repubblica di Udine. L'agente si trova ora agli arresti domiciliari. Il tutto sarebbe stato organizzato per un guadagno di 1700 euro

Sono complessivamente 14, dal 20 febbraio al 31 maggio di quest’anno, gli episodi di truffa aggravata contestati dalla Procura di Udine al capopattuglia della Polizia stradale di Palmanova che si sarebbe fatto pagare dagli ignari camionisti stranieri multati per illeciti amministrativi un importo maggiore rispetto a quello riportato sul verbale. 

L’uomo è un friulano residente in provincia di Gorizia, 50 anni di età, di cui più di 30 trascorsi in divisa. Il profitto, per ciascuno dei 14 verbali finiti nel mirino degli inquirenti, sarebbe variato dai 50 ai 370 euro. In totale, il capopattuglia avrebbe guadagnato illecitamente, secondo quanto sostiene l'accusa, una cifra complessiva di circa 1.700 euro.

LA SCOPERTA. La truffa è stata scoperta nel corso dell'attività di monitoraggio interno coordinata dal compartimento di polizia stradale di Trieste, che periodicamente effettua controlli sistematici sull'attività degli agenti. I fatti sarebbero avvenuti principalmente tra i caselli autostradali di San Giorgio di Nogaro e Villesse. Del tutto estranei alla vicenda i colleghi che si avvicendavano in pattuglia con l'indagato. L’agente infatti avrebbe agito da solo, mentre chi stava di pattuglia con lui verbalizzava. 

ARRESTI DOMICILIARI. L’uomo è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari ieri mattina alle 7. Il provvedimento del gip gli è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile di Udine e dalla Polizia stradale di Gorizia, subito prima che prendesse servizio per il suo turno di lavoro.

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