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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fermo il progetto per la nuova sede della Protezione civile di Udine

Il Comune di Udine ha rivisto il progetto avviato dalla precedente giunta che aveva comprato un'area agricola per costruire una nuova sede con pista per gli elicotteri

Al momento la Protezione civile di Udine non avrà la nuova sede. La discussione in merito, iniziata subito dopo l'insediamento della nuova giunta comunale (soprattutto tramite l'azione dell'ex consigliere delegato Andrea Cunta), aveva subito una prima svolta quando a fine maggio era stato approvato dalla giunta De Toni un emendamento alle linee programmatiche che riguardava proprio la sede. Si farà, ma non era stato specificato né dove né quando, con buona pace per le idee di Cunta e della precedente amministrazione che aveva già acquistato un terreno agricolo in zona Partidor. Durante il consiglio comunale di lunedì 23 ottobre, però, l'assessore Andrea Zini, al quale il sindaco aveva affidato la delega alla Protezione civile a fine luglio, ha confermato che l'amministrazione intende rivedere il progetto esistente e quindi, al momento, l'ipotesi della precedente giunta non vedrà corpo. "La trovo una visione miope e assolutamente priva di lungimiranza", ha chiosato il consigliere leghista Cunta.

fedriga cunta

"Lo stesso Zamberletti, patron della Protezione civile, non avrebbe mai concepito una cosa del genere e avrebbe invitato la giunta all'andare avanti nella costruzione". La nuova sede, nell'idea di Cunta, prevedeva un edificio completo di camere per albergaggio, bagni, docce, sala mensa, zona di ricovero mezzi al chiuso, magazzino, spogliatoi e, soprattutto, una piazzola per l'elicottero. "L'area identificata era perfetta perché priva di tralicci che ostacolassero l'atterraggio, vicina a uno scalo ferroviario importante per scaricare i mezzi senza passare per la stazione e ampia per permettere ai volontari di parcheggiare", specifica Cunta. "Mio malgrado si è tolta questa possibilità che poteva rappresentare il fiore all'occhiello del Comune di Udine che forse si fa condizionare dai Verdi che non vogliono modificare il piano regolatore per poter cementificare l'area agricola che avevamo comprato a questo fine". 

La spiegazione di Zini

A spiegare i motivi della decisione è stato l'attuale delegato comunale alla Protezione civile, l'assessore Andrea Zini. "Nei giorni immediatamente successivi alla mia delega ho incontrato il gruppo di volontari ed è emerso che questo della sede è solo uno dei temi ritenuti urgenti", specifica. "Il progetto del 2022 aveva una valutazione economica che arrivava a 4 milioni di euro totali e adesso bisognerebbe rivalutarlo in base all'aumento dei prezzi. Al netto di questo, avendo una copertura di 1 milio e 800mila di cui 600mila della Regione, ho ritenuto di interloquire con l'assessore regionale delegato all'ente, Riccardo Riccardi, per capire se la sede di Udine deve avere una funzionalità specifica e superiore rispetto alle sedi periferiche", spiega Zini. "Riccardi ha segnalato che alla sede di Udine si richiedono funzionalità normali e non ha esigenze né di albergaggio né di atterraggio dell'elicottero". "La valutazione che abbiamo fatto è stata di rivedere il progetto, comparandolo con le esigenze odierne del gruppo di volontari e tenendo conto che l'area precedentemente acquistata ha una destinazione di verde e usarla comporterebbe un consumo di suolo", aggiunge Zini sottintendendo come questo aspetto sarebbe probabilmente contraddittorio anche con le finalità di tutela insite nello stesso ente di Protezione civile. L'idea del Comune di Udine pare essere quella di cercare un edificio già esistente da riqualificare. 

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