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Cala la raccolta differenziata in regione e aumentano i rifiuti prodotti a persona

Premiati 53 comuni da Legambiente durante l’Ecoforum regionale: Moimacco primo Comune Rifiuti Free e Prata di Pordenone primo per la differenziata con quasi il 90%

Legambiente Fvg ha premiato i Comuni più virtuosi per quanto riguarda i sistemi della raccolta differenziata, con i dati del 2022, all’interno della campagna nazionale “Comuni ricicloni”. Sono stati premiati i 53 Comuni Ricicloni e Rifiuti Free, ovvero i Comuni che superano il 65% di raccolta differenziata e che hanno una produzione pro-capite abitante anno (kg/ab/a) del secco residuo minore o uguale a 75 chili all'anno (erano 56 nel 2019). 

I dati

La raccolta differenziata si attesta al 69,2%, sesta tra le regioni italiane, leggermente in calo rispetto al 2021 (-0,2%) e con una produzione di secco residuo di 142,1 pro capite annuo e una produzione totale di rifiuti pro-capite di 470,8 kg/ab/a. Forte disomogeneità si riscontrano tra i comuni delle ex province: primeggia Pordenone con l’82% di raccolta differenziata, Udine con il 72,1%, Gorizia con il 68,9% e Trieste con il 46,1%.

Se si considera solamente il parametro della raccolta differenziata (>65% raccolta differenziata) il criterio è soddisfatto dal 92% dei comuni in provincia di Gorizia e Pordenone, dal 78% dei comuni in provincia di Udine e il 33% in provincia di Trieste. Se si considera la quantità di secco residuo pro capite prodotto in un anno, i comuni più virtuosi in provincia di Pordenone sono Chions con 39,1 kg/ab/a, Caneva con 42,8 e Valvasone - Arzene con 45. I 3 comuni con una popolazione superiore ai 15.000 che rientrano in questa classifica sono Cordenons con 52,1 kg/ab/a, Pordenone con 65,7 kg/ab/a e Azzano Decimo con 75,3 kg/ab/a.
In provincia di Udine il comune più virtuoso è Moimacco con 33,1 kg/ab/a, seguito da Lestizza con 43,3 kg/ab/a e San Vito di Fagagna con 44,2 kg/ab/a. La riduzione più significativa rispetto all’anno precedente l’ha realizzata il comune di San Giovanni al Natisone con una riduzione di 27,9 kg di secco residuo per abitante.

La legge regionale 34/17 sulla “Gestione dei rifiuti e principi di economia circolare” ha definito, al 2024, alcuni obiettivi quantitativi di raccolta differenziata (70%), tasso di riciclo effettivo di carta, vetro, plastica e metalli al 70% e riduzione dei rifiuti del 20% rispetto al dato del 2015. Per i primi due indicatori, siamo prossimi all’obiettivo mentre è ancora lontano l’obiettivo di riduzione. La produzione annua di rifiuti pro-capite è invece cresciuta da 456 (nel 2015) a 471 kg (nel 2022), valore più basso registrato negli ultimi 5 anni.

“L’attenzione da porre in futuro – ha dichiarato Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente Fvg – riguardano la riduzione delle quantità di rifiuti prodotti e la qualità dei conferimenti, le tecnologie, diverse dall’incenerimento, per chiudere il ciclo dei rifiuti urbani in regione e un modello di governance del sistema pubblico di gestione dei rifiuti, rivisto, che possa affrontare le sfide future. Importante le esperienze di Riuso e di filiere innovative di riciclo raccontate dai Comuni di Pradamano e Bagnaria Arsa, dall’associazione Maistrassâ, dall’Università di Udine e da imprese di riciclo quali la Preco System e la Grivello. Ridurre la produzione dei rifiuti – prosegue Cargnelutti – e recuperare materia sono processi cardine nella gestione dei rifiuti. La revisione del Regolamento per la gestione dei Centri di Riuso e la redazione del piano per rafforzare il mercato dei prodotti riciclati dovrebbero andare in quella direzione”.

Menzioni

Menzioni speciali assegnate a Preco System e O-I Italy di Chions, due importanti realtà che si occupano da tempo di economia circolare e che hanno fatto parte delle tappe dei Cantieri della Transizione Ecologica, lanciato da Legambiente in tutta Italia lo scorso anno. Menzione speciale anche per l’Università degli Studi di Udine per il progetto del Portale del Riuso: l’intervento del Professor Antonio Massarutto, direttore del Master sull’economia circolare, ha messo a fuoco le competenze necessarie per promuovere l’economia circolare che sta cambiando le logiche di fondo nella produzione dei beni e gestione dei rifiuti. Tra i protagonisti della terza edizione ci sono indubbiamente le scuole del territorio: una delegazione della classe 3^ C del Liceo di Scienze Applicate ISIS A. Malignani di Udine ha presentato il progetto “Da cosa nasce cosa”, mentre lo IAL FVG ha organizzato un light lunch confezionato con gli scarti alimentari, ponendo l’accento sulla lotta allo spreco alimentare. "Perché questa attenzione alle scuole da parte di Legambiente? La risposta è scontata. Perché sono una grande risorsa educativa, formativa ed esperienziale per promuovere il pensiero circolare e relativi comportamenti, le competenze green e l’incubazione di nuove start up. Perché non ragionare allora su una strategia organica di educazione / formazione che attraversi l’intero sistema formativo e aiuti in questo passaggio chiave verso un uso più accorto e responsabile delle risorse?”, ha concluso Cargnelutti.

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