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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Crolla la natalità ma crescono le richieste: a Udine aumentano i posti nido

La misura dell'amministrazione comunale si integra ad altri provvedimenti per aumentare i servizi per l’istruzione e l'educazione di ragazzi e ragazze

Aumentano i posti messi a disposizione dal Comune di Udine nei nidi convenzionati: dal prossimo anno educativo aumenteranno, passando da 114 a 150. Un aumento di circa il 30% varato dalla giunta comunale dopo un lungo lavoro con le cooperative e federazioni coinvolte che ha portato a un accordo valido per sei anni, a partire dal 2024.

I numeri

A Udine sono disponibili 38 servizi per la prima infanzia, di questi 25 sono nidi, privati, convenzionati o direttamente dipendenti dal Comune. In tutto sono disponibili 1.023 posti su 1.937 bambini udinesi della fascia tra 0 a 2 anni. Il contesto sociale però ha visto un boom di richieste del servizio, tanto da far aumentare in maniera esponenziale le domande. Alla fine di quest’estate, infatti, la lista è risultata in netto aumento rispetto agli anni precedenti: le domande non soddisfatte sono cresciute passando da 16 del 2021 alle 129 del 2023. Da questi numeri è partita una riflessione con le parti coinvolte per poter garantire una risposta più efficiente da parte del Comune. “In senso più ampio la denatalità si combatte anche con misure concrete come questa”, ha spiegato Federico Pirone, assessore all’Istruzione del Comune di Udine. "Nonostante negli ultimi anni si siano registrati crescenti tassi di denatalità, la domanda di nidi è in costante aumento e, dopo la pandemia è esplosa. Siamo fiduciosi di essere sulla buona strada, nonostante le criticità del sistema che accomuna tutto il contesto nazionale”, ha continuato.

A livello comunale viene superato quindi il target del 45% di copertura territoriale dei servizi per la prima infanzia quale obiettivo fissato dal Consiglio Europeo riunito a Barcellona nel 2021. Nello specifico la percentuale di copertura dei servizi per la prima infanzia nel Comune di Udine è pari al 52%. “La frequenza di servizi educativi nei primi anni ha un forte effetto nel ridurre le diseguaglianze nelle diverse dimensioni dello sviluppo che altrimenti si creano tra bambini e bambine di provenienza sociale diversa. Inoltre crediamo che una politica di qualità dei servizi educativi per la prima infanzia nella nostra città significhi promuovere l’occupazione femminile e la parità di genere”.

Il settore dei Progetti Educativi prevede per il 2024 un maggiore stanziamento rispetto al passato, di circa 570.000 euro, per garantire maggiori servizi per le scuole d’infanzia e primarie per pre e post accoglienza e doposcuola, come per esempio il servizio organizzato alla scuola d’infanzia Marco Volpe. Anche i Centri ricreativi estivi saranno potenziati di circa 70.000 euro, sia in prospettiva di un nuovo appalto e sia per il potenziamento in favore degli utenti con disagio. A questo proposito è stato deciso di non utilizzare la Ludoteca come sede dei centri estivi per non interrompere un servizio atteso durante i mesi estivi, quando le scuole e gli asili sono chiusi.

Insieme

La trattativa con le cooperative e gli operatori del settore ha portato anche a un riconoscimento dei costi incomprimibili per chi gestisce il servizio, nella misura del 30%, oltre che maggiori investimenti per il lavoro con i bambini con disabilità.  Paolo Felice (presidente Legacoopsociali Fvg) e Roberto Zerilli (delegato di Confcooperative Alpe Adria) hanno condiviso la bontà del percorso che ha portato al rinnovo della convenzione tra i nidi gestiti dal privato sociale e il Comune di Udine. “Il nuovo dialogo proficuo con il Comune di Udine ha permesso il miglioramento di alcuni elementi critici della precedente convenzione, accogliendo pertanto le istanze del sistema cooperativo. È stata apprezzato in particolar modo l’impegno dell’assessore Pirone nel trovare un equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte, al fine di giungere a un testo della convenzione ampiamente condiviso e rispettoso degli interessi delle parti coinvolte, con l’obiettivo di garantire agli utenti dei nidi un servizio di qualità”.

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