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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fughe di gas: cos'è l'odorizzante e come comportarsi nel caso di una perdita

Il processo di odorizzazione del gas è una misura di sicurezza in quanto in questo modo può essere rilevata la sua presenza prima che si creino condizioni di pericolo per esplosività e tossicità. Vediamo in cosa consiste, come riconoscere una perdita di gas e come comportarsi

È di ieri la notizia di decine e decine di chiamate ai Vigili del fuoco da parte di tantissime famiglie in particolare di Udine Sud-Est spaventate per un forte odore di gas che si sentiva nelle case o addirittura per strada.

Fortunatamente l'allarme pare rientrato nelle prime ore della notte, non prima che tecnici del gestore del gas e i Vigili del fuoco stessi avessero fatto tutte le opportune verifiche. La puzza che centinaia di udinesi hanno sentito, come hanno confermato gli stessi Vigili del Fuoco, era dovuta all'odorizzante, ovvero delle sostanze immesse nelle condutture del gas per rendere percepibile più facilmente l'odore del gas, altrimenti inodore, e scoprire così eventuali perdite.

L'odorizzazione

Il processo di odorizzazione del gas è una misura di sicurezza in quanto in questo modo può essere rilevata la sua presenza prima che si creino condizioni di pericolo per esplosività e tossicità. Le sostanze più comuni sono composte da tetraidrotiofene (THT 99%) oppure una miscela di mercaptani (TBM 75%).

La legge 1083 del 6 dicembre del 1971, all'articolo 2, prevede che “i gas combustibili ad uso domestico ed uso similare, distribuiti mediante condotte o liquefatti e compressi in bombole, che non abbiano di per sé odore caratteristico e sufficiente perché possa esserne rilevata la presenza prima che si creino condizioni di pericolo, devono essere odorizzati.

Come riconoscere una fuga di gas

Una perdita di gas naturale può essere rilevata con la vista, con l’udito o con l’olfatto. Nel primo caso, ovviamente, ci accorgeremo di fuoco presente sul suolo, di vegetazione scolorita, acqua gorgogliante, terreno asciutto e crepato, nuvola simile al vapore, detriti espulsi da un buco nel terreno o danni meccanici alla tubazione. All'udito, invece, noteremo un forte sibilo, fischio o boato.

Più comunemente, infine, ci accorgiamo di una perdita di gas tramite l'olfatto. Il gas naturale trasportato è inodore. Quindi, se è percepibile un odore di "uova marce" nell'aria è perché è stato aggiunto un odorizzante.

Come comportarsi in caso di una fuga di gas

Se si sospetta una fuga di gas dalla condotta, è essenziale che qualsiasi azione intrapresa in caso di emergenza garantisca che nessuna potenziale fonte di accensione o innesco venga introdotta nell'area intorno al rilascio, poiché il gas naturale è altamente infiammabile.

Cosa fare

  • abbandonare immediatamente l’area a piedi;
  • allontanarsi dalla condotta danneggiata, ad una distanza di sicurezza (di almeno 550 metri) e in direzione contraria alla direzione del vento;
  • assicurarsi che nessuna potenziale fonte di innesco sia presente nell’area, compresi telefoni cellulari strumentazione radio, sigarette, accendini, fiammiferi e veicoli a motore;
  • allertare le persone residenti nelle vicinanze e farle allontanare dall’area.
  • Una volta raggiunta la distanza di sicurezza, chiamare il numero di emergenza (112).

Cosa non fare

  • non provare a identificare da soli la fonte della fuga di gas;
  • non mettere in funzione veicoli o macchinari presenti nell’area;
  • non causare fiamme o altre potenziali fonti di innesco, come accendere dispositivi alimentati elettricamente, accendere un fiammifero o fumare;
  • non muoversi all’interno della distanza minima di evacuazione (più di 250 metri da in caso di perdita con incendio e almeno 550 metri da perdite senza fiamme);
  • non utilizzare cellulari o altri dispositivi elettronici, se non oltre la distanza di sicurezza;
  • non cercare di spegnere eventuali incendi e aspettare l’arrivo dei vigili del fuoco o di addetti al soccorso specializzati;
  • non posizionarsi a favore di vento, nella direzione in cui sta soffiando.
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