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Che bella Udine vista dal Castello (dove però non si pensa mai di andare)

Da qualche settimana è attivo l'ascensore che porta in Castello da vicolo Sottomonte, ma non tutti sanno della sua esistenza

"Ohi, bro.. ma hai visto che figata?!". Li incrocio mentre io sto scendendo e loro sono appena usciti dal primo ascensore per salire verso il Castello. Sono due ragazzi nel pieno dell'adolescenza, uno dei due ha con sé un monopattino elettrico. Il resto è tutto quello che si prevede in questi casi, cuffia e giacca nera, jeans troppo larghi per delle gambe che devono ancora finire di crescere e scarpe da ginnastica. Hanno però negli occhi un po' di stupore: questa città così poco adatta alle esigenze dei giovani, per una volta li ha sorpresi. Certo, l'ascensore appena inaugurato che porta al piazzale del Castello di Udine non è un'attrazione, ma è un pur sempre una novità. Come lo è il percorso che porta a fare chi lo utilizza. E, infine, diciamocela tutta, il secondo elevatore, che dalla cisterna porta al piazzale, con le sue pareti di vetro regala una vista su Udine che fa bene allo sguardo. E così anche i più giovani ne sono conquistati, anche se non sapevano nulla della sua realizzazione, delle polemiche, dell'inaugurazione, del guasto, nulla. Mentre ci incrociamo, prima che prendano il secondo ascensore, gli racconto brevemente della cisterna. Loro dicono "wow!" e poi commentano che non ci sono indicazioni e che sperano verranno fatti eventi. Chissà, penso io. Sarebbe sicuramente un modo per valorizzare un luogo dalle infinite potenzialità e che, effettivamente, finora non ho messo in atto tutto quel che può.

vista

Ultimamente frequento parecchio il Castello di Udine e, da quando è attivo l'ascensore, mi piace usarlo per consumare con la vista una parte del colle che non avevo mai guardato e vissuto. Salgo al mattino e quando arrivo nel piazzale rimango sempre sorpresa di non trovare che una manciata di persone. A volte nessuno. Poi mi incammino verso l'ingresso museale. La scalinata in pietra che costeggia il lato corto del Castello mi sorprende sempre per il suo breve fascino, con quelle pedate troppo lunghe che rendono la discesa asimmetrica. Anche qui nessuno, quasi mai. A frequentare questo luogo, la salita, il portico, le scalinate e il piazzale, sono per lo più piccoli gruppetti di turisti, cani e proprietari di cani, adolescenti in gruppetti e adolescenti in coppia che fanno quello che farebbero tutte le coppie di adolescenti. Una ventina di persone, raramente di più, che occupano contemporaneamente lo spazio del colle. Mi chiedo come sia possibile, più lo frequento più penso che sia uno dei luoghi più belli di Udine. In effetti, però, guardandola dall'alto l'intera città pare poco vissuta. Eppure da lassù è bellissima e in questi giorni pungenti d'inverno lo spettacolo del sole che scende dietro la cupola del Tempio ossario riempie gli occhi e mette in pace i pensieri.

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A goderne, oltre a me, appena una manciata di persone. Che peccato penso, in uno slancio di altruismo, visto che in me alberga anche un egoistico senso di appropriazione del bello che vorrei rimanesse intimo. Però poi penso che la bellezza diventa meraviglia quando è condivisa e quindi mi chiedo come si possa fare per valorizzare quello che la nostra città offre gratuitamente senza doversi inventare nulla. Mentre sono immersa in questi pensieri comincio la mia discesa verso vicolo Sottomonte. Si aprono le porte dell'ascensore e ne esce una signora impellicciata avvolta in una piccola nube di profumo, incrociamo gli sguardi e lei strabuzza il suo. "Ma io non ne sapevo niente, di questa novità!". Sorrido. Penso, eccone un'altra. "Eh, sì... l'hanno inaugurato prima di Natale. È bello, vero?". "Sì, una meraviglia!".

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