rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Bono canta all'Italia e il Friuli canta Bono per un progetto di solidarietà

Un’ispirazione che ha prodotto anche “Voci senza confini. Un progetto di solidarietà dall’Irlanda al Friuli”, il titolo di un video che raccoglie la versione di “Let your love be known” cantata dal coro “VocinVolo” della scuola di musica Ritmea di Udine.

Bono si ispira agli italiani e i friulani si ispirano a Bono. Un messaggio di fiducia sul nuovo inizio che ci aspetta. Trasmesso via video musicale di una cover della più recente canzone firmata da Bono, il leader della leggendaria band irlandese U2. “Let your love be known” è un brano scritto all’inizio del “lockdown”, testo e musica «per gli italiani che l’hanno ispirata» ha fatto sapere Bono sull’account Instagram del gruppo. Un’ispirazione che ha prodotto anche “Voci senza confini. Un progetto di solidarietà dall’Irlanda al Friuli”, il titolo di un video che raccoglie la versione di “Let your love be known” cantata dal coro “VocinVolo” della scuola di musica Ritmea di Udine.

La beneficenza

A fare la “regia” è Confcommercio Udine, nell’ambito di un’iniziativa di beneficienza a favore di “Fuorionda”, onlus udinese impegnata da anni nell’organizzazione del tempo libero – dai viaggi alle vacanze, dalle gite in giornata ai laboratori creativi – per il benessere psico-fisico delle persone disabili, anche gravi, e delle loro famiglie. La raccolta fondi consentirà di avviare “Ciao, Come Stai?” progetto mirato a permettere ai ragazzi disabili, con adeguati mezzi tecnologici, di uscire dal dramma dell’isolamento gravemente acuito dalle misure restrittive del “lockdown”.

Lo scopo

L’obiettivo è di abbattere ulteriori barriere: quelle comunicative. Si pensi all’utilizzo delle comuni chat, dove la persona con disabilità fisica non è in grado di digitare un semplice testo, o alla persona affetta da sordità, impossibilitata ad ascoltare i messaggi audio. Il video è stato pubblicato sulle pagine social dei partner del progetto, mentre chi volesse dare il proprio contributo all’iniziativa può farlo collegandosi al seguente indirizzo: https://buonacausa.org/cause/voci-senza-confini-un-progetto-di-solidariet.

L’operazione si è concretizzata con il contributo di PromoTurismo Fvg, che ha messo a disposizione le immagini del nostro splendido territorio, ed è stato montato dallo studio di Udine Tassotto&Max photo e video Agency. «Il video nasce da un’emozione – spiega il Presidente di Confcommercio Udine Giovanni Da Pozzo – e segna il passaggio dalla quarantena a quello che accadrà ora che la pandemia sembra in via di superamento. I ragazzi che interpretano la canzone di Bono ci fanno presente che quanto abbiamo vissuto possa fungere da sprone per apprezzare di più le cose semplici di ogni giorno, con l’auspicio di un ritorno presto alla socialità di sempre che tanto manca alle persone ma anche alle attività imprenditoriali». I giovani, infatti, sono molto sensibili ed in questa pandemia, hanno vissuto con grande empatia le problematiche di chi è meno fortunato di loro. VocinVolo ha voluto dare un contributo concreto a chi ha più bisogno, come ad esempio l’Associazione “FuoriOnda”. Avvalendosi della collaborazione di grandi professionisti e amici come Alex Ordiner, nonché Giulio Gallo e Stefano Amerio di Artesuono, il Coro ha realizzato questo video. «Abbiamo voluto interpretare questo bellissimo brano di Bono “Let Your Love Be Known” – spiega la direttrice del coro Lucia Follador – perché, appena ascoltato, siamo rimasti profondamente colpiti sia dalla musica che dal testo molto significativo in cui ci siamo riconosciuti».

Oggi, spiega Katia Mignogna, coordinatrice dell’associazione FuoriOnda, «le vicissitudini del Coronavirus hanno portato la parola sicurezza ad uso comune e quotidiano. Ma la sicurezza, per alcuni dei nostri ragazzi speciali, è da sempre imprescindibile, perché necessitano di assistenza medico/infermieristica e cure continue sia per l’igiene che per la nutrizione.  Durante questi mesi di emergenza Covid, ci siamo ulteriormente resi conto della fragilità dei ragazzi e delle loro famiglie e della necessità, oramai impellente, di farli uscire dall’isolamento forzato che li ha costretti ad un’ulteriore e prolungata solitudine». 

Video popolari

Bono canta all'Italia e il Friuli canta Bono per un progetto di solidarietà

UdineToday è in caricamento