Udinese, pagellone di fine campionato. Il voto all'attacco
Ultimo reparto da analizzare, dopo difesa e centrocampo. Grosse difficoltà ad inizio stagione, mentre come il resto della squadra nel finale di stagione ha trovato la giusta dimensione. Anche quest'anno i gol di Di Natale sono stati importantissimi, ma per la prima volta non è stato l'unico là davanti ad incidere
Anche quest'anno, l'attacco bianconero si è basato sul rendimento di un solo giocatore: Totò Di Natale. Nella prima parte della stagione, la sua presenza è stata fondamentale a superare molte situazioni spinose e complicate. Nel girone di ritorno invece Guidolin è riuscito, alcune volte, a fare a meno del numero 10, soprattutto grazie alla presenza di Luis Muriel. Per il quarto anno consecutivo Totò ha superato i 20 gol in campionato, piazzandosi al secondo posto della classifica marcatori. Intorno a lui, ad esclusione di Muriel, sono passati vari giocatori: Fabbrini, Ranegie, Maicosuel, Pereyra, Barreto, Zielinski.
Le sorprese più positive riguardano un argentino ed un polacco. Roberto Pereyra è esploso, facendo vedere tutta la classe che l'anno scorso si poteva solamente intuire. In tutti i ruoli ha fatto bene, ma il meglio di sè l'ha dato come trequartista nel 3-4-2-1 di fine stagione. Saltando i difensori, servendo assist al bacio e segnando gol pesanti ha fatto la differenza. Zielinski invece è stato ottimamente gestito da Guidolin, che ha deciso di impiegarlo solamente a squadra salva per farlo crescere al meglio. Certo, non è già un campione fatto e finito, ma la stoffa c'è.
Ma non sempre le ciambelle vengono con il buco. Esempio perfetto ne è Maicosuel, che non ha mai dato quanto gli si chiedeva. Errore societario che credeva troppo in lui o incapacità del giocatore di dimostrare il vero valore? Difficilmente lo scopriremo, dovrebbe partire a breve. Ranegie ha segnato un solo gol, poco per un attaccante, ma non ha avuto molte occasioni.
VOTO ALL'ATTACCO: 7
