Guilhereme, Thereau ed Edenilson: il tris vale il passaggio del turno

In tre minuti, a cavallo della mezz’ora, la pratica Novara viene archiviata. Vengono così accantonati i mugugni dell’amichevole con la Spal e le perplessità dei pessimisti, che vedevano per i bianconeri un destino analogo a quello di altre formazioni di A eliminate in questo turno. Passaggio alla fase successiva a parte, non è possibile trarre granché dall’incontro con i piemontesi. Servono ritmi e obiettivi differenti per capire davvero cosa potrà fare l’Udinese in questa stagione. 

SEGNALI. Resta il fatto che qualcosa da sottolineare c’è, in particolare in mezzo, laddove l’anno scorso si segnalavano le maggiori criticità. Gulherme, prima rete prima da professionista in Italia) sembra meglio collocato in una struttura che si manifesta come più organizzata di quella precedente. Sempre per quello che riguarda il centrocampo Bruno Fernandes non si nasconde più. Dovrebbe manifestare maggior fastidio per quando non viene servito in posizione buona, ma per quello c’è tempo. Se l’è cavata anche Alì Adnan, interprete di una grinta ed un entusiasmo per il gioco quasi naïf per come siamo abituati ormai a vedere i professionisti. Duvan Zapata,anche lui tra quelli “nel mirino” nella prima parte di stagione, è entrato in campo con voglia e si è visto. 

UDINESE-NOVARA 3:1 LE PAGELLE DELLA PARTITA

DIFESA. A reparto schierato non si è concesso molto, ma come accaduto di fatto quasi in ogni amichevole della preparazione il gol è arrivato, anche se su calcio di punizione e dopo un paio di cambi. Colantuono non aveva bisogno di questo episodio per sapere che su quell’aspetto c’è ancora tanto da lavorare, ma c’è comunque da prender nota. 

LA CRONACA DEL MATCH

PROSSIMI IMPEGNI. Della coppa se ne riparla a dicembre, con l’Atalanta come avversario ai primi di dicembre. Domenica prossima invece parte dallo Juventus Stadium l’avventura che conta di più, quella della serie A.