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Stramaccioni all'Udinese, Pozzo "un giorno vorremmo lo scudetto"

Entusiamso per l'arrivo del tecnico romano, la cui presenza fa sbilanciare in senso positivo anche il paron. "Non vedo l'Udinese come una provinciale. E' un club con idee chiare e progetti solidi". Nelle retrovie presente anche il suo secondo, Dejan Stankovic

“Sono molto contento, lo posso dire con semplicità e schiettezza. L’Udinese è sempre stata per me la prima scelta e credo di aver fatto bene a rinunciare a qualcos’altro che si è presentato prima. Dopo aver conosciuto la famiglia ho capito che hanno le idee chiare e un modo di fare calcio unico in Europa. Sono felicissimo che loro siano convinti che sono la persona giusta”. Queste le prime parole di Andrea Stramaccioni da allenatore dell’Udinese. A margine dell'intervento paron Pozzo ha parlato di un futuro da "scudetto", rubando per un attimo la scena al tecnico romano. 

PER IL RILANCIO. “Dopo l’Inter, parentesi fondamentale che mi ha portato in serie A e occuperà un pezzettino del mio cuore, il presente è l’Udinese. Cerchiamo di preparare la stagione al meglio”.

IL RAPPORTO COI GIOVANI. “Io nasco nel settore giovanile e non rinnegherò mai quel tipo di passato. L’esperienza mi ha arricchito. Credo che il modo di operare dell’Udinese - unito alla mia capacità di lavorare coi giovani - rappresenti un valore aggiunto”.

IL PREDECESSORE. “Da Guidolin uno può solo imparare e osservare. E’ un onore venire dopo uno che ha fatto così bene in tutta la sua carriera”. 

LO STAFF. “Avrò un mio staff (era presente in sala Dejan Stankovic ndr). In questo la società è stata eccezionale nel comprendere le mie esigenze. Sono persone che erano già con me all’Inter, ma per quello che riguarda l’ufficialità la comunicazione spetta al direttore sportivo”.

IN BOCCA AL LUPO DALL’AMBIENTE INTER. Moratti, per primo, mi ha augurato il meglio, e  a ruota tutti quanti. Con lui ho parlato a lungo anche prima di firmare. Abbiamo un rapporto splendido e verso di lui ho grande gratitudine. Questa è la prima conferma reale che qualcuno punta sulle mie caratteristiche, e cercherò di fare il meglio possibile”-

ROSA E MODULO. “L’Udinese è una società di cui mi è stato delineato il Dna. L’organico a disposizione sarà chiaro per il ritiro, e mi attengo a quello. Riguardo al modulo cercherò di dare un valore aggiunto all’organico messo a disposizione, ma aspettiamo di vedere chi ci sarà e avremo tempo e modo per parlare di questo”.  

DI NATALE E MURIEL. E’ un campione, uno dei pochi rimasti in serie A. E’un patrimonio del calcio italiano. Muriuel è ungrandissmo talenti, ma un giudizio sui singoli lo riserverei in unsecondo momento

UNA SECONDA SCELTA? “Non mi sono mai sentito una seconda scelta. Sono felice che abbiano valutato e fra tanti scelto me”.

VERRE. “L’ho avuto nelle giovanili e so che è a metà dell’Udinese. A Palermo non ha avuto continuità e non so se potrà venire con noi. Saranno scelte che faremo all’inizio del ritiro”.

L’IDEA DELL’UDINESE. E’ un club simpatico, che ha ambizione, idee chiare progetti o solidi. Non lo vedo come una provinciale. E’ il primo anno che non arriva in Europa dopo tanti anni. Non è un ridimensionamento, sono felice. Dalle esperienze precedenti il pubblico mi sembra più competente che tifoso, attento all’evoluzione della squadra”.

I GIOCATORI E I SOCIAL. “Non ho né Twitter né Facebook. Avremo un regolamento di spogliatoio. Per chi fa calcio bisogna comprendere che sono dichiarazioni ufficiali. Se fai un virgolettato è come un’intervista, e devi essere autorizzato, perché sei un tesserato. Ti assumi le responsabilità della comunicazione. Non è più una sorpresa come anni fa”. 

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