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Colantuono: «Continuiamo il nostro processo di crescita»

Il tecnico bianconero prima dell'Atalanta: «Il gruppo sta bene. Voglio continuità. Stanno rientrando giocatori importanti»

Alla vigilia della sfida contro la sua ex Atalanta, il tecnico bianconero Stefano Colantuonoha parlato nella consueta conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Che partita sarà quella di domani?

"Sarà una partita molto difficile, perché per me l'Atalanta è tra le squadre che ha fatto meglio in questo inizio di campionato, anche perché loro in trasferta hanno raccolto meno di quello che meritavano, ma ha comunque sempre fatto bene".

L'Udinese è ora davvero una squadra vera?

"E' stato raggiunto il culmine di un percorso di crescita che era iniziato a luglio, un cammino rallentato a volte da fattori esterni. La partita di Torino per noi è stata molto importante, perché mi ha fatto vedere risultati importanti, che magari in altre circostanze si raggiungono in più tempo. Abbiamo mostrato compattezza, sacrificandoci uno per l'altro anche in 10. Il discorso però deve proseguire, a cominciare da domani. Possiamo essere più sereni, ma dobbiamo andare avanti a sistemare la classifica. L'unica strada che conosciamo è questa: quella di vincere le partite".

Gomez è il loro giocatore chiave?

"Sfortunatamente quando ero lì non l'ho avuto tanto a disposizione. Lo prendemmo per sostituire Bonaventura andato al Milan, ma veniva da quattro mesi di inattività perché era andato via dall'Ucraina per tornare a casa. Lo abbiamo un po' forzato per rimetterlo subito in condizione, forse sbagliando, perché si è infortunato due volte in maniera ravvicinata. Quello di quest'anno è ovviamente il vero Gomez e sta dimostrando che avevo fatto bene a puntare su di lui. Può fare la differenza, come ha fatto a Catania. E' un giocatore di grande talento, che salta l'uomo con facilità e cambia gli equilibri in attacco".

A Bergamo c'è davvero il "Loggione" ipercritico?

"Una volta Cairo mi disse che lì i sondaggi bulgari non c'erano. A Bergamo sono arrivato in un momento di malumore, un momento un po' difficile. Noi dovevamo solo vincere e l'abbiamo fatto, portando a casa 24 partite su 42. L'anno dopo tornammo in Europa, con la possibilità di fare all'epoca l'Intertoto. Sono andato via per andare a Palermo e quella cosa non me l'hanno perdonata, ma di solito chi critica fa sempre più rumore di chi ti elogia. Detto questo, sono comunque estremamente legato a Bergamo come piazza e come ambiente. Domani saremo avversari per un'ora e mezza, ma per il resto sono sempre un grande tifoso ed estimatore dell'Atalanta. E' una società importante a cui sono molto legato, visti i sette begli anni trascorsi insieme".

Come valuta la sosta? Positiva o negativa?

"Positiva perché abbiamo rimesso dentro giocatori importanti, anche se ancora lontani dalla condizione, ma al tempo stesso abbiamo interrotto quel fluido che ci stava accompagnando sotto il profilo delle prestazioni".

Cosa vorrebbe vedere in campo? Come sta la squadra fisicamente?

"Dalla sosta sono rientrati tutti abbastanza bene, anche chi ha fatto viaggi lunghi. Abbiamo lavorato bene; abbiamo ancora qualche giocatore con qualche piccolo problema, come Totò, anche se sarà con noi, e Kone, che ha avuto un riacutizzarsi del problema al gemello dopo la gara contro la Lazio. Mi aspetto che si prosegua sulla stessa linea di Torino, riuscendo a migliorarci nel discorso offensivo e soprattutto di gol realizzati. Contro il Toro dovevamo chiuderla per non rischiare fino in fondo. Dobbiamo solo essere più cinici e cattivi davanti, perché così ci toglieremo buone soddisfazioni".

Zapata e Guilherme sono paragonabili ad acquisti del mercato di gennaio?

"Zapata ora è da verificare la sua condizione, perché clinicamente è recuperato, ma avrà bisogno di tempo per allinearsi con la forma fisica del gruppo. Guilherme, a differenza di Zapata, non ha praticamente mai giocato quest'anno, ma è un po' più avanti nel recupero dell'infortunio, quindi li consideriamo due innesti importanti, poi il mercato durerà fino al 31. Abbiamo fatto dei discorsi generici, perché c'è un mese per capire il da farsi. Se qualcuno vorrà uscire, verrà rimpiazzato, ma dobbiamo valutare tanti fattori. Non siamo focalizzati su un obiettivo preciso, visto che da qui a fine mercato si giocano delle partite, che daranno altre precise indicazioni. Siamo vigili; abbiamo le nostre idee e la proprietà si muoverà se lo riterrà necessario".

Di solito le sue squadre sono diesel. Si può fare molto meglio di questo?

"L'Udinese negli ultimi anni ha fatto un certo tipo di campionato e il nostro obiettivo è di migliorare questi trend, sperando che la sfortuna ci abbandoni. Sono convinto che senza infortuni a grappoli avremmo ben più di 21 punti. Widmer, Heurtaux, Zapata, Kone, Guilherme, tanto per citarne alcuni, non sono nomi qualsiasi. Sono certo che nel ritorno faremo meglio del girone d'andata, togliendosi il prima possibile dalla zona bassa. E una volta centrato l'obiettivo primario, daremo ancora il massimo se non forse di più per provare ad arrivare il più in alto possibile, statene certi".

Thereau ora sta bene. Domani farà coppia con Perica?

"Perica gioca domani, in coppia con Thereau. Recuperiamo Zapata, c'è Aguirre e non dimentichiamo Totò, che a Torino ha fatto una partita incredibile, di tanto sacrificio, venendo sempre incontro a cucire il gioco tra le linee. Purtroppo il suo problemino e la partita di Modena mi spinge a fare le cose con il massimo equilibrio",

Visto l'attacco largo degli avversari cambierà l'atteggiamento della squadra?

"Noi non dobbiamo snaturarci. Rispettiamo la squadra che affrontiamo, ma nemmeno contro il Napoli, ad esempio, abbiamo cambiato il nostro assetto di base. Staremo attenti a Gomez, che verrà preso da Piris, ma non solo. La difesa dovrà essere brava a scivolare e ad aiutare con costanza i compagni".

(udinese.it)

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