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La "nazionale" di sempre del Friuli Venezia Giulia: un 11 da Champions

Una selezione di grande spessore quella "all time" realizzata da Goal.com. La difesa in particolare farebbe invidia alle migliori formazioni di adesso

Friuli Venezia Giulia terra di calciatori, un tempo molto più di adesso. Vi siete mai chiesti come potrebbe essere l’immaginaria top 11 di tutti i tempi della nostra regione? Ci ha pensato Goal.com, che dopo la squadra ideale con i giocatori in attività ha preparato anche una formazione storica. 

DIFESA. Il reparto arretrato, come da tradizione, è quello che dà maggiori solidità, e una nazionale con un quintetto del genere sarebbe da primi posti ai Mondiali. Ci sono concretezza e grinta - doti che hanno fatto la fortuna di tanti giocatori nati a est del Livenza -, ma anche classe e stile. Il mix perfetto insomma. In porta troneggia Zoff da Mariano - che si piazza davanti a due che avrebbero trovato posto ovunque come Lorenzo Buffon (Latisana) e il ragno nero Fabio Cudicini (Trieste) - . Davanti al taciturno Dino l’altro campione di Spagna ’82 Fulvio Collovati (Teor), Tarcisio Burgnich - eroe della grande Inter e di Messico ’70 -, Cesare Maldini - triestino del rione di Servola, scomparso da poco e primo capitano di una squadra italiana ad alzare una Coppa dei Campioni col suo Milan -. L’ultimo elemento è Gianluca Pessotto (Lignano), una vita con la Juventus e in azzurro. 

CENTROCAMPO. A gestire il tutto non poteva che esserci il bisiaco Fabio Capello da Pieris, da giocatore killer dell’Inghilterra nella prima vittoria italiana a Wembley. Accanto a lui Gigi De Agostini da Tricesimo, capace di giocare in più ruoli e tra i protagonisti delle “Notti magiche” di Italia ’90. Sulle fasce il “mulo” Max Tonetto a sinistra, al top con la Roma, e Pietro Fanna (Moimacco) sulla destra, idolo della Verona scudettata e dell’Inter dei record che vinse lo scudetto con il Trap in panchina.

ATTACCO. Qui a farla da padroni sono Maurizio Ganz da Tarvisio ed Ezio Pascutti da Mortegliano. Il primo ha girato più squadre, comprese entrambe le milanesi, lasciando sempre un ottimo ricordo per la sua familiarità con la rete. Il secondo è ancora adesso uno degli idoli del tifo bolognese, uno degli eroi dello storico scudetto vinto allo spareggio con l’Inter, ultimo titolo dello “Squadrone che tremare il mondo fa”.

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