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Martedì, 23 Aprile 2024
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Calcioscommesse, Udinese prosciolta dalle accuse del Procuratore Palazzi

Dopo l'esclusione di responsabilità da parte della Commissioe disciplinare nei confronti di Simone Pepe per i fatti di Udinese Bari risolta anche la posizione della società bianconera, che esce immacolata dalla vicenda

Il Procuratore federale Stefano Palazzo aveva chiesto 50.000 di multa per la società bianconera, ma la mancata attendibilità di Masiello, che tirava in causa Bonucci e Pepe per una presunta combine in Udinese-Bari, ha tolto ogni credibilità alle accuse mosse nei confronti dell'ex numero 7 friulano e di conseguenza anche alla società dei Pozzo.

IL DEFERIMENTO ALLA DISCIPLINARE

Le sentenze di primo grado: 

Lecce e Grosseto escluse dal campionato di competenza di Serie B 2012/2013, con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore (e ammenda di € 30.000 al Lecce), penalizzazione per Novara (-2), ammende per Bologna (30.000 euro) e Ancona (10.000) e un totale di 19 tesserati condannati (oltre ai patteggiamenti già definiti in aula).

Tra i tesserati, le pene più severe sono quelle nei confronti del presidente del Grosseto Camilli e dell’ex presidente del Lecce Semeraro (per entrambi 5 anni di squalifica); squalifica di 10 mesi per Antonio Conte, attualmente allenatore della Juventus, 8 mesi al suo vice Angelo Alessio.

Prosciolti l’Udinese e 7 tesserati: Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Marco Di Vaio, Salvatore Masiello, Daniele Padelli, Giuseppe Vives, Nicola Belmonte (limitatamente ai fatti di Udinese – Bari, squalifica di 6 mesi invece in relazione alla gara Cesena - Bari)

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