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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pozzo: “Per noi è una giornata storica. Grazie di cuore al Sindaco Honsell”

Il proprietario dei bianconeri non nasconde la sua soddisfazione per il completamento burocratico di un progetto che sognava da anni: "E' stato compiuto un miracolo burocratico. Il nostro sarà uno stadio per tutti i friulani"

E’ il volto della soddisfazione Gianpaolo Pozzo. E non potrebbe essere altrimenti il “Patron” bianconero nel giorno in cui l’Udinese Calcio ha ottenuto la concessione del diritto di superficie sull’area dello stadio “Friuli” per i prossimi 99 anni. Un accordo siglato questa mattina davanti al notaio Lucia Peresson alla presenza, da una parte, del Sindaco della città di Udine Furio Honsell e del Segretario Generale di palazzo d’Aronco Carmine Cipriano e, dall’altra, dell’azionista di riferimento dell’Udinese Calcio Gianpaolo Pozzo, del Presidente Franco Soldati e del Direttore Amministrativo Alberto Rigotto.

 “Oggi è una giornata storica per tutto il Friuli – ha detto Pozzo – e per me, personalmente, rappresenta la fine di una “via crucis” durata dieci anni e che ci porterà a realizzare un impianto moderno ed efficiente per il calcio, ma che sarà aperto a tutti, sette giorni su sette, in una delle aree logisticamente migliori della città. Dobbiamo riconoscere il merito, enorme, del sindaco Furio Honsell per aver compiuto quello che è a tutti gli effetti un “miracolo burocratico”. Nei miei 27 anni di presidenza non avevo mai trovato un primo cittadino così collaborativo, un sindaco che non esito a definire un vero e proprio manager in grado di coinvolgere e stimolare tutti i dirigenti comunali e a lui, come a tutti gli uffici di palazzo d’Aronco, va il nostro più sentito ringraziamento”.

Uno stadio nuovo, moderno, europeo e completamente coperto. “Diciamoci la verità – ha proseguito il “Patron” -: con le attuali condizioni di impiantistica, in virtù della concorrenza enorme delle televisioni, io non penso che la nostra Udinese avrebbe avuto vita lunga. Invece, con il progetto di riammodernamento, sono sicuro che proseguiremo lungo la strada tracciata. Non dobbiamo dimenticare che la componente emotiva, nel calcio, è fondamentale e avere a disposizione un “catino” bollente, perché sono sicuro che il numero medio degli spettatori verrà incrementato, moltiplicherà il “calore” percepito in campo dai nostri giocatori e ci aiuterà a fare sempre più punti in casa. Alzare l’asticella delle ambizioni? Sì, in un certo senso anche quello. È tutta una questione economica ed è normale che, aumentando gli introiti, potremo trattenere a Udine un maggior numero di giocatori, e più a lungo, rispetto al trend attuale alzando gli ingaggi medi”.

Ma come sottolineato in precedenza, il “nuovo” Friuli non sarà uno stadio dedicato esclusivamente al calcio. “Mi preme sottolineare – ha concluso Pozzo – come questo nostro progetto non abbia nulla di speculativo, ma sia fortemente voluto come servizio per ogni cittadino friulano. Certamente metteremo a disposizione dei nostri tifosi uno stadio completamente coperto, dotato di ogni confort di sorta – dall’hospitality ai ristoranti, all’intrattenimento pre gara -, ma non va dimenticato che, nella “pancia” del “Friuli”, c’è un area di oltre 20 mila metri quadrati che verrà attrezzata per essere utilizzata ogni giorno dalla cittadinanza”.

E in questa storica giornata, la soddisfazione è enorme anche all’interno del comune di Udine e, in particolare, del primo cittadino Furio Honsell. “È un momento storico – ha commentato il Sindaco –. Grande soddisfazione per essere riusciti a portare a termine questo percorso, che ha anticipato la legge sugli stadi definendo un modello burocratico destinato a fare scuola anche in altre città. Al di là dell’estrema importanza di quest’opera, in un momento in cui la nostra regione è messa a dura prova dalla crisi economica, questo investimento creerà tanti posti di lavoro e rappresenterà quindi un’opportunità straordinaria per tutto il territorio friulano. Ringrazio l’Udinese e in modo speciale, per la determinazione e la visione, la famiglia Pozzo, autentico patrimonio del Friuli e dell'Italia. Un grazie anche a tutti i dirigenti e agli uffici del Comune che hanno dato il loro prezioso contributo per arrivare a questo risultato”.

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