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Ecco com'è la nuova Apu, tra certezze e nuove sfide

Il roster della formazione udinese, tra le candidate al salto di categoria

Alla prova dei fatti le vicende societarie di qualche mese fa sono state puro propellente per alimentare la passione e le motivazioni di Alessandro Pedone. È da questa considerazione che bisogna partire per presentare la nuova Apu OWW 2020/21. Dopo aver rinnovato in pochi giorni il vertice della società, il presidente ha scelto come tecnico Matteo Boniciolli e poi, d’accordo con lui, Alberto Martelossi per il ruolo di responsabile dell’area sportiva e senior assistant. Una figura decisamente inedita, il cui profilo professionale e operativo rimane in buona parte da interpretare anche per un intrinseco conflitto d’interessi. Pochi giorni fa con la firma del secondo Usa Nana Foulland si è chiuso il mercato e il gruppo ha una sua fisionomia di partenza.

Il roster

Facciamo allora una veloce carrellata del roster iniziando dalle guardie. Marco Giuri ha stazza, esperienza e tiro frontale affidabile, attacca poco il ferro e strutturalmente predilige il gioco ragionato, fino a due anni fa giocava in A1 con un ruolo di utilissimo comprimario. Andrea Amato dopo un ping pong contrattuale alla fine è rimasto a Udine. Meglio così, diciamo noi, perché pochi giocatori in categoria possiedono il suo talento offensivo. Vittorio Nobile è tuttora un giocatore in crescita, un cambio di grande affidabilità, buon tiratore e difensore tignoso. Dominique Johnson, 33enne reduce da molti cambi di casacca nella sua carriera europea, è un bomber di razza (più che un uomo squadra) in grado di spaccare le partite con il tiro che sa costruirsi da solo. Per lo spot di ala piccola il duo Boniciolli-Martelossi ha scelto di scommettere su due giovani in sviluppo ma crediamo che nei momenti decisivi sarà spesso Dominique Johnson a giocare da numero 3. Joseph Mobio, 22 anni, viene da due stagioni giocate a buoni livelli in A2 a Capo D’Orlando, un grande atleta con la tecnica offensiva da affinare. Lodovico Deangeli, triestino classe 2000, è un ragazzo su cui il tecnico crede molto e vuole trovargli spazio, l’anno scorso tuttavia ha avuto un utilizzo molto marginale in quel di Biella. Passiamo alle ali forti e ai centri. Michele Antonutti rappresenta la prima conferma della nuova Apu, un atto di grande fiducia nei confronti di un giocatore friulano con un passato importante ma che comunque viaggia per i 35 anni e andrà gestito nell’arco della stagione. Nazareno Italiano è un fighter tuttofare che in carriera ha dato il meglio di sé proprio con la Fortitudo di coach Boniciolli. Francesco Pellegrino, cavallo di ritorno dopo la stagione da sparring con la Reyer scudettata, in A2 può far pesare non poco i suoi 210 centimetri e il buon repertorio in attacco. Per concludere Nana Foulland. Parliamo di un pivot verticale di 2,07 di 25 anni, gran rimbalzista e stoppatore grazie anche alle lunghe braccia. Viene da un paio di campionati in Romania e Polonia, dove si è guadagnato i canestri con schiacciate e mezzi uncini da sotto mentre sul tiro deve lavorare molto (50% dalla lunetta) e anche per questo non sembra pronto a giocare da ala forte. Sulla carta i punti di forza del gruppo sono la sua profondità e la sua fisicità (una caratteristica fortemente voluta dall’allenatore). Manca un vero playmaker e noi rimaniamo dell’idea che sarebbe sempre meglio averne uno. Si tratta in ogni caso di una squadra completamente rifatta ed il lavoro del tecnico e del suo staff sarà decisivo per le sorti della stagione.  Boniciolli è uno che conosce l’estrema importanza della difesa e intende arrivare al top della condizione alla vigilia dei playoff. Ci sembra una ottima strategia ma non bisogna dimenticare che per lavorare con serenità l’ambiente non può prescindere da una continuità di risultati positivi nel corso di tutta stagione. Sarebbe infine importante conoscere quali sono gli obiettivi precisi che la società si è data. Tra vincere e fare bella figura c’è differenza, non è una questione di sfumature.
 

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