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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Luis Muriel in sovrappeso: il nuovo puntero è in numerosa compagnia

Il nuovo attaccante udinese stupisce per la qualità, ma ha un piccolo difetto di gola. La questione non è nuova nel mondo del pallone, visto che forchetta e coltello hanno mietuto vittime illustri tra i calciatori professionisti

Chi era presente al primo giorno del raduno bianconero non ha potuto fare a meno di notare la pancetta dell'attaccante colombiano. Al Parco del Cormor, sotto i severi occhi del Professor Claudio Bordon, è iniziata l'operazione di "smaltimento" della zavorra.

Sembra che i chili in più, per ora, non ne pregiudichino il talento, tanto è vero che il colombiano ha impressionato nella prima uscita stagionale contro i dilettanti dell'Arta/Cedarchis, ma a Guidolin non basta di certo.

Il tecnico bianconero si è rivolto duramente al suo talentino, che nel prossimo periodo dovrà battagliare duramente con la bilancia se vorrà conquistare la fiducia del suo allenatore.

Quella di calciatori abili sia col pallone che con la forchetta è una storia vecchia, che nel corso degli anni ha avuto esiti differenti. Quello che si può dire con certezza è che Muriel è in numerosa e qualificata compagnia.

Partendo da uno dei più grandi, o secondo molti il più grande di tutti, non si può certo dire che Diego Maradona avesse una "silhouette da atleta". Frequenti erano le critiche di Ottavio Bianchi prima e Albertino Bigon poi ai tempi dell'esperienza napoletana, con el Pibe spesso oltre i limiti, come del resto in tanti altri aspetti della sua vita da romanzo.

Un gradino più sotto un altro grandissimo, il Colonnello Ferenc Puskas, stella del Real Madrid delle cinque Coppe dei Campioni, che sfruttava l'ingombrante addome per farsi spazio tra le maglie delle difese avversarie. 

Tornando all'El Dorado del nostro calcio, gli anni '80 e i primi '90, tra i buongustai troviamo Carlo Ancelotti, attuale mister del ricco PSG e amante, oltre che dei palloni recuperati, anche del culatello e delle lasagne, specialità istituzionalizzate nella sua Emilia.

 

Andando più avanti non si può escludere, per classe e appetito, il Fenomeno Ronaldo Luis Nazario de Lima. Negli anni interisti manteneva ancora una linea dignitosa, ma dopo il passaggio al Real e il ritorno al Milan la situazione è degenerata, per diventare ingestibile verso fine carriera.

Al Real grandi problemi anche per Antonio Cassano, protagonista molto più celebrato dagli imitatori iberici, che lo descrivevano sempre intento a ingozzarsi di merendine, che sul terreno del Bernabeu.

 

Ancora brasiliani sulla breccia: tra Ronaldinho, Adriano e Ailton (centravanti dalla discreta carriera in Bundesliga) il paese sudamericano è stato prodigo di "gordos".

Auguriamo a Luis Muriel gli stessi successi in campo di questi illustri compagni, possibilmente senza cercare di raggiungerne il livello anche al ristorante, altrimenti il Guido chi lo sente?

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