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Sport Lignano Sabbiadoro

Meeting Sport Solidarietà di Lignano a rischio: in dubbio anche i giamaicani

La 31esima edizione del Meeting doveva svolgersi a luglio: per ora la data è stata annullata ma gli organizzatori sperano di poter scendere in pista

Traballa anche il 31° Meeting Sport Solidarietà che era in programma in luglio a Lignano Sabbiadoro. È tanta la voglia di resistere e altrettante le variabili che la Nuova Atletica dal Friuli e il presidente Giorgio Dannisi stanno ponderando di concerto con la Federazione per decidere se e quando portare in pista a Lignano il grande spettacolo sportivo e solidale.

Le ipotesi

Difficile fare previsioni fino a quando non si conosceranno le nuove disposizioni sanitarie che influiranno sulla preparazione degli atleti e sul nuovo calendario internazionale, già rivoluzionato dopo il rinvio delle Olimpiadi e su cui pende l’incognita degli Europei; tuttavia, cancellata la data del 2 luglio, la NAF sta lasciando una porta aperta per agosto.

Il meeting

La vocazione internazionale di Sport Solidarietà, che solo lo scorso anno ha portato in pista le stelle dell’atletica in rappresentanza di 34 nazioni assieme ai paralimpici, alle giovani promesse regionali e ai master, è messa a dura prova anzitutto dall’evoluzione della pandemia e dalle conseguenti ricadute economiche. All’Hotel Fra i Pini, la casa lignanese del team giamaicano che dal 2006 ha scelto la cittadina balneare per gli allenamenti e che da sempre è testimonial di Sport Solidarietà, è arrivato il sostegno di Shelly-Ann Fraser e di molti atleti caraibici. Rinviata a Tokyo 2021 la conclusione della stellare carriera della Fraser e il riscatto di Elaine Thompson, in Giamaica il team continua la preparazione sotto la guida di coach Francis. L’auspicio è quello di tornare presto al Teghil, la pista portafortuna dove “costruire” medaglie pesanti come le 14 conquistate ai Mondiali di Doha.

Il messaggio del presidente

«Anzitutto la salute, ma speriamo di poter scendere in pista perché questo significherebbe che il peggio è passato e poter trasmettere tramite lo sport un messaggio di speranza, l’invito a non mollare fino a quando non si è raggiunto il traguardo», queste le parole del Patron Dannisi che, dal 1990, è motore dell’iniziativa caratterizzata dall’eccellenza sportiva e dalle concrete ricadute solidali a favore di persone con disabilità.

Una soluzione

Ancora tutta da valutare l’opzione di trasformare i meeting italiani del circuito in appuntamenti espressamente dedicati agli atleti azzurri che, dopo lo stop obbligato, saranno alla ricerca di risultati e di misure valide a livello internazionale. Non solo spettacolo ma, in linea con quanto espresso dagli organizzatori degli altri meeting italiani, la NAF non nasconde che per lo svolgimento dell'iniziativa quest’anno sarà ancor più determinate poter contare su risorse pubbliche e private.

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