Giro d'Italia: "Vetrina per il Fvg, stimati 650 milioni di contatti"
Tutto pronto per la tappa del Lussari, fortemente voluta da Enzo Cainero. È la prima cronoscalata organizzata in regione, l'unica dell'edizione 2023 della kermesse
Dai 18 mila ai 20 mila spettatori, 12 mila parcheggi disponibili in punti strategici anche in Austria e Slovenia, 6 ore di diretta in televisione sui canali Rai, 500 volontari della protezione civile, dislocati lungo il percorso, treni speciali e bus navetta. Sono solo alcuni dei dettagli tecnici per la tappa numero 20 del Giro d'Italia in programma sabato 27 maggio. È la primissima cronoscalata organizzata in Friuli Venezia Giulia e l'unica dell'edizione 2023 del Giro. La macchina organizzativa ha messo a punto un sistema a più livelli per garantire la sicurezza di corridori, staff e pubblico. "Il Giro d'Italia è mediamente seguito da 650 milioni di spettatori in 40 Paesi di tutto il mondo tramite diverse piattaforme - ha detto il coordinatore del comitato, Paolo Urbani - ci aspettiamo una grande risonanza dell'evento e abbiamo cercato di organizzarlo con la massima cura".
Come fare
Il meteo e la classifica sono le due incognite che pesano ancora sull'organizzazione. Ma per tutto il resto le decisioni sono state prese. Sono stati venduti 3 mila biglietti per salire con la telecabina. Le persone potranno salire in quattro turni a orari diversi, già stabiliti in sede di acquisto. Ogni biglietto prevede una sola salita e una sola discesa. "Una volta conclusa la tappa e le premiazioni la telecabina verrà impegnata per la discesa degli organizzatori e non sarà accessibile per circa 30 minuti" ci dice Paolo Urbani. "Consigliamo di usare i mezzi pubblici per arrivare a Tarvisio. Ma abbiamo comunque predisposto 12 mila parcheggi". Da Tarvisio per raggiungere la cima del Lussari si potrà percorrere il Sentiero del Pellegrino e la pista A. Dalla Valsaisera si potrà salire solo per un chilometro e duecento metri. "Sul Sentiero del Pellegrino saranno presenti i volontari della Protezione civile. In tutto saranno circa 500. Su questa via d'accesso ce ne sarà uno ogni 200 metri circa in modo da poter monitorare la situazione e poter intervenire con tempestività" ha sottolineato Amedeo Aristei, direttore della Protezione civile regionale. La canonica del santuario è stata trasformata in un ambulatorio per le prime cure se dovesse essere necessario. In più è stata montata un'antenna per le comunicazioni visto che, in quella zona, scarseggia il segnale. "Raccomandiamo a tutti gli spettatori di venire adeguatamente equipaggiati con abbigliamento da montagna e soprattutto calzature adatte - ha sottolineato Urbani - . Senza dimenticare di portarsi da bere e da mangiare per evitare spiacevoli inconvenienti".
La nuova strada del Lussari
“Sul fronte nuova strada del Lussari, la Regione ha investito molto, nel rispetto dell’ambiente e delle singole sensibilità – ha affermato l’assessore alla Protezione civile Riccardo Riccardi - . Gli interventi sono partiti per la messa in sicurezza dopo gli eventi Vaia: hanno riguardato in particolare il consolidamento dei versanti e il sedime del tratto, per oltre 5 milioni di euro”.
La dedica a Cainero
"Una tappa che è un'importantissima vetrina per la regione a livello mondiale - ha sottolineato il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello - fortemente voluta dalla comunità regionale e dedicata a Enzo Cainero", manager friulano e uomo di sport scomparso lo scorso gennaio. "Senza di lui nulla di tutto questo sarebbe stato possibile” ha ricordato Urbani. Il figlio di Enzo Andrea Cainero: "Un sogno che si realizza, il sogno di mio padre. Sarà un evento importantissimo per tutta la nostra Regione. Facendo squadra si possono realizzare eventi di successo. Mio padre ha sempre sostenuto che il Friuli Venezia Giulia ha tutte le potenzialità per ospitare grandi eventi di questa portata. E io non posso che essere d'accordo con lui e la realizzazione di questa tappa lo dimostra al 100%".