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Olimpiadi di Pechino, arriva la prima medaglia d'oro "friulana"

L'italo svizzera Lara Gut ha vinto il Super gigante. E' moglie dell'ex dell'Udinese Valon Behrami. Assieme hanno casa nella periferia nord di Udine, dove lei ha passato tutto il periodo del lockdown

Un oro nel super gigante femminile che sa un po’ di Friuli. Sì, perché Lara Gut, moglie dell’ex Udinese Valon Behrami e campionessa olimpica della specialità oggi a Pechino, ha un legame stretto con il nostro territorio. Alla periferia nord della città, infatti, la coppia ha infatti comprato casa. 

Perché Udine?

Udine è comoda logisticamente per una campionessa di sci, visto che è vicina a Cortina, all’Austria e a Kranjska Gora. Così, quando Behrami ha giocato a Udine, la coppia ha deciso di prendere casa nella periferia nord della città, a due passi dall’autostrada che conduce verso le montagne. A Udine Lara Gut ha passato il periodo del lockdown. La città le piace e a più riprese ha dimostrato il suo apprezzamento. Tutto il Friuli, quindi, esulta assieme a lei per l’oro conquistato.

La gara

Lara Gut si è messa al collo la prima medaglia d’oro olimpica della carriera e ha regalato anche il primo titolo agli elvetici in questa specialità. La nativa di Sorengo era considerata la principale favorita e non ha deluso le aspettative su un tracciato molto semplice, senza alcuna vera difficolta e anche abbastanza breve (1’13”51 il miglior tempo). Gut ha fatto la differenza nella parte alta, dove nessuna ha saputo tenere le sue linee. Sempre molto stretta sui pali, poche curve e molta velocità da portarsi dietro per la parte finale di puro scorrimento, nella quale l’elvetica ha perso qualche decimo nei confronti di alcune avversarie. Le noti dolente sono tutte in casa Italia. Il super gigante aveva visto un dominio azzurro in questa stagione (sei vittorie su sette in Coppa del Mondo), ma le nostre portacolori non si sono mai trovate su un tracciato davvero molto semplice e poco tecnico. Alla fine la migliore è stata Federica Brignone, settima a 66 centesimi, con la valdostana che non ha commesso errori evidenti a parte una piccola, ma probabilmente fatale, imprecisione prima del salto.

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