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L'Apu cade di fronte all'avversario più duro: le pagelle premiano Foulland

Udine, penalizzata dall'assenza di D. Johnson, cede in casa a Torino,

Al netto delle importanti assenze, D.Johnson e Amato da una parte e Campani dall’altra, la partita con Torino è stata per l’Apu OWW il primo vero confronto di vertice del campionato. Stasera gli ospiti hanno vinto per 73-69 conducendo per tutta la gara, ma probabilmente questo è stato solo il primo atto di una lunga sfida. Con tutto il rispetto per le altre squadre (compreso Verona, che eventualmente andrà rivista più avanti ) le due protagoniste della partita di oggi al Carnera hanno roster di livello superiore,  profondi e di grande qualità per la categoria. L’unica eccezione per il momento la riserviamo a Tortona che con una propria filosofia, minor talento individuale e più sistema, rimane tuttora imbattuta. 

Nel primo tempo in particolare (concluso  25-45) Torino ha impressionato per organizzazione e intensità difensiva. Prestazione impreziosita dalla presenza di quello che è oggi numeri alla mano l’MVP del torneo, il ventenne ”udinese” Ousmane Diop. L’assenza di D. Johnson ha prodotto nei compagni una timida reazione d’orgoglio ma la perdita tecnica ha ovviamente pesato parecchio. Così come la mancanza di Amato sebbene la guardia ex Olimpia nelle ultime uscite abbia ricoperto un ruolo più da gregario che da protagonista (con un minutaggio dimezzato rispetto alla scorsa stagione).  Sono entrambi i giocatori più creativi della squadra e la difficoltà a trovare il canestro senza di loro è stata evidente, a maggior ragione contro una difesa ossessiva come quella piemontese del primo tempo. Nella ripresa l’Apu, persa per persa, si è presentata con maggior aggressività e ha anche provato con buoni risultati una zona 3-2 preso atto delle mani ghiacciate degli avversari nel tiro da fuori (alla fine Torino farà un misero 5/23 dall’arco).

Gli uomini di Cavina da parte loro hanno commesso l’errore di smettere di giocare la loro pallacanestro per pensare soltanto a gestire il vantaggio. Il terzo quarto si è chiuso sul 43-57, poi nell’ultima frazione Udine, rimasta in qualche modo attaccata alla partita con una serie di tiri liberi di Antonutti e Giuri, ha avuto potenzialmente la palla per portare sotto la doppia cifra lo svantaggio. Ma allo scadere dei 24 secondi il solito Diop ha gelato con una tripla le speranze degli ex-compagni.  Perso l’attimo fuggente la partita è tornata sotto il controllo degli ospiti che l’hanno condotta in porto con tranquillità. Valutando più le prestazioni che il risultato l‘impressione è che Torino abbia comunque una propria fisionomia (soprattutto difensiva) che l’Apu va ancora cercando. Conta evidentemente la continuità della conduzione tecnica e del gruppo di Torino rispetto al progetto udinese partito soltanto pochi mesi fa. Infine i bianconeri scontano l’inesperienza in partite di alto livello di giocatori come Deangeli e Mobio per non parlare di Schina. L’ultimo pensiero non riguarda direttamente la gara di oggi ma un episodio di qualche tempo fa di cui si è parlato troppo poco. Come la società udinese dopo averlo scoperto abbia potuto perdere (pare senza contropartite) un giocatore straordinario come Diop rimane un piccolo mistero. Dopo averlo visto stasera è lecito immaginare che con lui in maglia Apu le ultime stagioni avrebbero forse avuto un’altra storia. 

Le pagelle

APU OWW
Giuri 5.5. In difficoltà sulla pressione avversaria (5 perse) e impreciso da 3 (0/5) fa le cose migliori giocando spalle a canestro e guadagnandosi con esperienza molti tiri liberi. Da ricordare un grande assist no-look  dalla posizione di pivot
N.Foulland 6,5. Il migliore. Se la vede con Diop e fa fatica, tuttavia lotta con coraggio e i compagni lo cercano più del solito. 6/12 con 7 rimbalzi ma nessun tiro libero   
Antonutti 6. Rimane quello con più talento offensivo, si conquista contro una difesa tosta qualche canestro e diversi tiri dalla lunetta, soffre nella sua metà campo  
Deangeli 5. Gioca ben 30 minuti ma stasera non ha alcun impatto, è comunque tutta esperienza da mettere in cascina 
Mobio 5,5. La solita grande energia ed è con lui in campo che Udine prova il miracoloso recupero. Dovrebbe andare al tiro con maggior convinzione (1/5 totali in 22 minuti)
Pellegrino 6. Nel difficile primo tempo lui gioca nemmeno 3 minuti . Poi con Mobio e Schina è il solo a finire con un plus/minus positivo. Fa piccole cose utili e ci mette anche agonismo
Nobile 5,5. L’impegno non manca mai ma lui ha bisogno di punti di riferimento che oggi non ci sono 
Italiano 5. Si regge sulla consueta grinta difensiva, per il resto nessun rimbalzo né palle recuperate, difficoltà pure a vedere il canestro
Schina 6. Per la faccia tosta, ma non è ancora pronto per questo tipo di partite. Anche se a sorpresa  il plus/minus nei suoi 10 minuti (di cui 5 nel primo tempo)  è +2
Agbara ng

All. M.Boniciolli 6. I primi 20 minuti impatta su un muro difensivo difficile da superare senza il talento di  DJ e Amato. Al rientro dà coraggio alla squadra e propone giustamente la zona . Il miracoloso recupero però rimane solo un sogno

TORINO BASKET
Cappelletti 6,5, Clark 7, Alibegovic 5,5, Pinkins 6, Diop 8, Penna 5,5, Campani n.e. , Bushati 6, Toscano 6 

All. Cavina  6,5

Tabellino

APU OLD WILD WEST UDINE – REALE MUTUA TORINO 59-73 (12-21, 25-45, 43-57)

APU OLD WILD WEST UDINE: Deangeli 5 punti, Schina, Antonutti 13, Mobio 4, Agbara, Foulland 12, Giuri 14, Nobile 4, Pellegrino 2, Italiano 5, Azzano. All. Matteo Boniciolli.

REALE MUTUA TORINO: Clark 11 punti, Alibegovic 9, Pagani, Penna 2, Cappelletti 10, Campani, Pinkins 11, Toscano 3, Origlia, Diop 22, Bushati 5. All. Demis Cavina.

Arbitri: Angelo Caforio, Salvatore Nuara, Daniele Calella.

Uscito per cinque falli: nessuno.

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