Guidolin: "Trasferta delicata e difficile" Domizzi ancora out
Nella conferenza stampa pre Torino, il tecnico di Castelfranco ha analizzato i punti di forza della squadra granata. Rientra Lazzari, Dusan Basta ancora in forse
"Ci sono punti salvezza in palio." Esordisce così Francesco Guidolin nella conferenza stampa prima del match di domani all'Olimpico di Torino. "Devo tener conto che giochiamo tre partite in sei giorni. Dobbiamo essere pronti ed agguerriti, domani è una partita di campionato."
Di fronte ai bianconeri, reduci dalla prima vittoria stagionale, ci sarà la squadra di Giampiero Ventura, tecnico che Guidolin ritiene "uno dei più bravi nostri allenatori per le idee che ha, oltre che per l'esperienza". I granata sono schierati di solito con un 4-2-4, quindi sarà importante la decisione tra difesa a 4 o a 3. "Quello che mi piace di più della mia squadra è che possiamo trovare il sistema di gioco migliore a seconda dell'avversario, possiamo cambiare in base alla partita e al momento."
Barreto avrebbe potuto giocare questa partita con la maglia dei padroni di casa. "Giocare una partita di serie A viene prima di ogni motivazione. Per chiunque. Prima di tutto c'è una motivazione di squadra, bisogna metterci qualcosa di positivo per far sì che i risultati della squadra siano migliori."
Ma quali sono i punti da cui ripartire dopo la vittoria di domenica? "Sono fiducioso se vedo i miei correre, aiutarsi e proporsi. Voglio ricominciare da lì. Prendo fiducia quando li vedo giocare con intensità e generosità. Domenica abbiamo fatto così."
Una menzione particolare merita Pereyra, che bene ha fatto in qualsiasi ruolo Guidolin lo schierasse. "Può giocare tranquillamente dietro alla punta o a due punte. Sta crescendo, rispetto all'anno scorso quando sembrava un oggetto sconosciuto. E' un ragazzo molto riservato, ha sentito molto la distanza da casa. E' destinato a crescere ancora, è molto duttile, può ricoprire tutti i ruoli dal centrocampo in su."
Al contrario, due che non hanno ancora dimostrato cosa possono fare realmente devono ancora trovare la condizione, più mentale che fisica: Maicosuel e Willians. "Si può pensare che con giocatori non più giovanissimi possa essere più semplice. Ci sono casi in cui questo processo di integrazione può essere più lento. Avranno anche loro le loro chance. Sono un po' più indietro degli altri. Sono inseriti nel gruppo, ma dal punto di vista tecnico-tattico sono un po' più indietro. Compito loro, ma anche dell'intera squadra, è di farsi trovare sempre pronti"