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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Delneri guarda all'Empoli: «Thereau sta bene e sarà della partita»

Il mister di Aquileia fuga i dubbi sulla condizione del francese e guarda con ottimismo al match toscano

Gigi Delneri ha presentato la partita con l'Empoli, con un occhio a formazione e sostegno dei tifosi. Le sue parole. 

Prima trasferta del 2017 contro un avversario in crescita.
«È una squadra che sta riprendendo qualche giocatore importante, sta ritrovando l'assetto giusto. Ha un concetto di gioco simile a quello della Sampdoria per esempio, con un grande palleggio, e l'Udinese può giocarsela tranquillamente alla pari».

L'Udinese deve migliorare la fase difensiva?
«Ribalterei la domanda come faccio di solito. Con la Roma abbiamo concesso, ma anche creato. Quando affronti le grandi squadre non bisogna vedere il lato negativo delle altre squadre, ma quello positivo dell'Udinese, anche perché siamo un progetto in crescita. Se l'Empoli nelle ultime 6 gare ha fatto 8 punti, noi ne abbiamo fatti 7. Non vedo una situazione così negativa. Detto questo, accettiamo sempre le critiche, basta che siano costruttive. Mi arrabbio se leggo che dobbiamo ricreare la passione dello stadio, perché lo abbiamo già fatto. Bisogna soppesare le cose negative e quelle positive, non dimenticando chi abbiamo affrontato: due squadre che hanno organici per competere per lo scudetto. Vien da sé che se giochiamo entrambi bene, il loro bene è meglio del nostro bene. Siamo a 5 punti dal Torino, noi guardiamo avanti e non indietro, ai 15 che ci separano dalla zona rossa. Noi quando analizziamo la partita, guardiamo solo le cose negative e sappiamo dove dobbiamo migliorare. Da chi giudica dall'esterno pretendo che venga soppesato anche il merito delle avversarie, perché il calcio non è matematica, e l'esempio lo abbiamo avuto a Bergamo. Il miglioramento arriva tramite il duro lavoro».

Quali sono le insidie di questa gara?
«Il miglioramento dell'Empoli. Troveremo una squadra che in queste partite si gioca grande fetta delle possibilità di salvezza. Hanno anche giocatori importanti, Saponara su tutti. Dobbiamo giocarla con applicazione, sofferenza, costruzione, mantenendo l'ambizione che ci potrebbe portare al bottino pieno».

È preoccupato dalla mancanza di finalizzazione?
«Di palle gol, anche non concluse con il tiro in porta, ne creiamo. Ovvio che non ci accontentiamo di questo, e vogliamo migliorare molto. Essere più cattivi sotto porta o nell'ultimo passaggio può e deve essere un obiettivo. Di sicuro concediamo meno, ma dobbiamo continuare a fare meglio. Il mio compito è di valutare il tutto e correggere gli errori dei ragazzi senza farmi influenzare dal risultato, perché il primo tempo di Bergamo è stato peggiore di quello contro la Roma, ma contro l'Atalanta abbiamo vinto».

Thereau come sta? Zapata dovrebbe essere più malizioso?
«Il rigore c'era e la caduta di Zapata non doveva trarre in inganno l'addizionale. Ma al di là di questo, interessa poco. La malizia arriva con l'età, la cattiveria sotto porta è più importante da affinare e da trovare. La malizia? Altobelli all'inizio calciava sempre forte, poi a fine carriera faceva sempre lo scavino, perché aveva maturato l'esperienza per capire che era la scelta migliore. Thereau? Sta bene. Ha fatto differenziato per recuperare questo tipo di malanno. Ieri e oggi si è allenato bene. Sarà della partita e avremo bisogno del suo carisma in campo».

Come vive il "mal di pancia" di Perica?
«Abbiamo già chiarito tutto. Non c'è problema. Deve solo pensare a dare il massimo in ogni momento che verrà chiamato in causa. A nessuno piace stare fuori, ma deve mirare a rendere contento del suo rendimento solo e soltanto l'allenatore. Capisco i "mal di pancia" di chi non gioca; sarei preoccupato se non li avessero. Balic? Si allena. È un giocatore di 19 anni e quando sarà pronto avrà le sue chances se le meriterà».

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