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Guidolin: "parlare di domenica fa ancora male, guardiamo avanti"

L'allenatore dell'Udinese è tornato a mente fredda sulla gara di domenica sera. Riguardo alle squalifica che ha colpito Danilo è stato chiaro sull'atteggiamento da tenere in certe situazioni

Il tecnico di Castelfranco è intervenuto nella consueta conferenza stampa di inzio settimana. Temi caldi il "fattaccio" di San Siro e la prossima gara contro il Torino.

Settimana ancora più delicata con gli strascichi delle polemiche di San Siro e il Toro al top. Gara a rischio?

Cominciamo a sgombrare il campo da alcune cose. Di domenica non parliamone più, chiudiamo questa pagina. Se continuiamo ad andare su certi argomenti possiamo solo farci del male, guardiamo avanti. La sfida con i granata la considero come se avessimo fatto risultato a Milano. Noi dobbiamo fare i punti salvezza e pensiamo a quello, al Torino che fa un ottimo campionato e che in trasferta fa bene. La partita è complicata, e lo sapevamo anche prima della partita di San Siro.

A livello mentale rimane qualcosa, ma lei è sempre stato in grado di far dimenticare le delusioni.

Non saprei, quello che so è che dobbiamo guardare oltre, prepararci per il Torino.

E' così difficile a fine partita riuscire a tenere a freno la lingua?

Bisogna avere la forza di andare via subito, di non dare nemmeno una possibilità che si inneschi un confronto. Col cuore che batte a 300 all'ora è difficile essere sereni e moderati. Come in tutte le cose della vita bisogna misurarsi con la cosa più difficile. Bisogna saper ingoiare, mandare giù, perché altrimenti non si risolve nulla a urlare la propria rabbia.

Primo tempo sottonono, poi la riscossa.

Niente di particolare, all'inizio non siamo partiti bene e infatti il Milan nel primo tempo ha creato alcune situazioni di contropiede. Ci ricordavamo della Juve, dove siamo stati messi sotto all'inzio, ma la nostra manovra fino ai 70 metri si è sviluppata in maniera sufficiente, poi abbiamo dato la possibilità di ripartire, che è stata una cosa sbagliata. Mentalmente però abbiamo fatto un passo avanti e nella pausa ci siam detti che potevamo farcela ancora, credendoci. Il secondo tempo infatti è cambiato, perché abbiamo migliorato, fatto gol e potevamo fare ancora meglio.

Il rombo a centrocampo: ci manca uno con più qualità nella posizione dove ha giocato Allan?

Se avessimo avuto un regista in quella posizione lo avremmo messo in grande difficoltà. Allan ha coperto benissimo, visto che il Milan girava palla alla grande. Con uno di qualità ma poca corsa avremmo avuto diversi problemi. Il ragazzo però ha doti, deve solo stare più tranquillo. E' giovane, ha bisogno di capire di più il nostro calcio, ma è normale, miglioreremo anche lì.

Il cambio di Muriel: scelta tattica o altro?

Può e deve fare di più. Dev'essere più propositivo, efficace, pungente. Io penso che a 21 anni, anche se stai fuori 4 mesi, alla seconda partita puoi essere al 100%. Ma probabilmente non è così per lui, non è ancora in condizione. Avevamo bisogno di qualcuno dentro con altre caratteristiche.

Necessaria una riforma di AIA e FIGC?

Si arrangeranno loro, io faccio altro, Nel complesso i nostri arbitri sono ottimi, non mi faccio condizionare da un episodio. Se vogliamo che facciano ancora meglio bisogna lasciarli in pace, e non è la prima volta che lo dico.

Il cambio di Pinzi: perché Merkel e non altro, a esempio Campos Toro o Faraoni?

Perché Merkel è uno dei nostri, è interessante e ha qualità. Se avessi cambiato Lazzari probabilmente avrei messo Campos Toro. Questi sono quelli che abbiamo, in Merkel crediamo per il futuro. Per Faraoni vale lo stesso discorso, lo stesso per tutti i ragazzi giovani che abbiamo dietro. Ho detto loro di farsi trovare pronti quando uno non se l'aspetta. In campo vanno 11, non 13. Faraoni sta lavorando benissimo, è uno dei positivi, tra i tanti che abbiamo. Finché avevamo un impegno ogni tre giorni era un discorso, con l'impegno settimanale diventa più difficile assecondare le ambizioni di tutti.

Col Toro rivedremo la difesa a 4?

Abbiamo dimostrato che possiamo giocare anche così, la considero come un'opzione in più, poi di volta in volta vedremo.

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