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Guidolin: "Andiamo avanti senza paura e con determinazione"

Il tecnico bianconero nella conferenza stampa di inizio settimana: "Non possiamo accenderci a intermittenza come abbiamo fatto per l'intero girone di andata. E' ora di cambiare passo"

Il 3-0 incassato in casa della Sampdoria ha fatto sbiadire presto il ricordo del successo in Coppa Italia contro l'Inter: "Abbiamo fatto un passo indietro enorme - commenta il tecnico bianconero Frnacesco Guidolin -. Contro la Sampdoria abbiamo pagato gli errori commessi. Non è il problema di un singolo ma della squadra. Quando si vince, si vince insieme; quando si perde, si perde insieme. Siamo ricaduti negli stessi sbagli del passato. Adesso inizia la seconda parte di campionato e nessuno ci aspetta".

Manca ordine e serenità a questa squadra?
"Nessuno si aspettava di fare un passo indietro di queste proporzioni o di perdere in modo così netto a Genova. Ieri il presidente Pozzo ha fatto un discorso perfetto ai ragazzi. Il concetto essenziale è che dobbiamo drovare all'interno del nostro gruppo le risorse per uscire da questo momento".

Non le è sembrata troppo lunga la squadra vista al "Luigi Ferraris"?
"A Marassi abbiamo utilizzato il sistema di gioco che ci ha permesso di fare il salto di qualità l'anno scorso, ma lo abbiamo interpretato male. La responsabilità è mia. Avrei voluto cambiare modulo, ma l'espulsione di Allan non me lo ha permesso".

Scuffet non è ancora pronto per prendere posto tra i pali?
"E' un giovane interessante che sta crescendo. Ha davanti a sé un percorso lunghissimo e di buone prospettive. Tutti i portieri in rosa hanno la nostra fiducia".

Brkic rientrerà con la Lazio?
"Il serbo dovrebbe allenarsi domani con tutta la squadra".

Rientrerà anche Luis Muriel?
"Spero di averlo a disposizione per la Lazio e penso che sarà così".

Quale messaggio vuole trasmettere alla tua squadra?
"Dobbiamo capire che non possiamo accenderci a intermittenza come abbiamo fatto per l'intero girone di andata e capire che non possiamo comportarci così anche in quello di ritorno. Voglio che i ragazzi vadano in campo determinati e con il coltello tra i denti. Bisogna saper soffrire e il raggiungimento dell'obiettivo ci darà comunque soddisfazione".

Pensa che le dichiarazioni di Di Natale dopo la sconfitta con il Verona abbiano inciso sul comportamento della squadra?
"No assolutamente. Le parole del capitano non hanno destabilizzato i compagni".

La Lazio sembra essere cambiata dopo l'avvento di Reja, mentre voi dovrete gestire anche il problema squalificati…
"Punteremo sui ragazzi a disposizione. Affrontiamo una squadra importante che ha vissuto una stagione simile alla nostra fino a due domeniche fa. Adesso i biancocelesti sono usciti dalla zona pericolosa e si sono qualificati per i quarti di Coppa Italia. Ora respirano un'aria diversa, la stessa che vogliamo respirare anche noi".

La continuità di prestazioni ottenuta contro Fiorentina, Juventus e Napoli sembra perduta. Cosa è successo?
"Dobbiamo credere che solo attraverso prestazioni positive possono arrivare buoni risultati. Se giocheremo altre partite con la stessa intensità vista contro l'Inter raccoglieremo punti".

La sorprende questa alternanza di rendimento?
"No, faccio questo lavoro da molti anni e non mi sorprendo più di niente".

Questo è il momento più difficile della sua carriera di allenatore?
"Può darsi, probabilmente sì se analizzo le prospettive. Il lavoro è la mia unica certezza. Io mi sono scelto questo mestiere e non ho paura. Vado avanti e affronto questo momento con tutta la determinazione, anteponendo il bene della squadra a tutto il resto".

(udinese.it)

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