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Calcio

Arbitro preso a pugni, più di 3 anni di squalifica e l'aggressore parla di razzismo

Secondo il comunicato del giudice sportivo Terry Frank Osadolor avrebbe anche minacciato il direttore di gara., pronto ad attribuirgli comportamenti di discriminazione razziale

Partita persa al Pagnacco, per 3 a 0 a tavolino, a favore del Deportivo Junior, 250 euro di multa per il Pagnacco "per non aver impedito l’ingresso all’interno del recinto di gioco di una persona non autorizzata e per non aver posto in essere, anche dopo l’episodio di cui si era reso protagonista Terry Frank Osadolor, le necessarie misure ad integrale tutela dell’arbitro". Squalifica per Terry Frank Osadolor di oltre tre anni (fino al 30 giugno 2026). Sono queste le decisioni del giudice sportivo in relazione all'episodio di violenza nei confronti del direttore di gara che si è sviluppato domenica scorsa a Pagnacco

Il referto

Quello che si estrapola dal comunicato del giudice sportivo assume connotati preoccupanti, con gravi lacune relative alla sicurezza dell'arbitro da parte della società di casa. "Al minuto 28’ del secondo tempo di gara Terry Frank Osadolor dapprima proferiva reiterate espressioni ingiuriose all’indirizzo dell’arbitro, subito dopo si portava faccia a faccia con quest’ultimo (poggiando la propria fronte sulla sua), lo spingeva fino a farlo indietreggiare di circa un metro e, infine, gli sferrava un pugno a mano serrata colpendolo all’altezza dello zigomo sinistro. Immediatamente altri calciatori intervenivano per trattenere e allontanare Osadolor che, dal canto suo, cercava invece di divincolarsi nel tentativo di portarsi nuovamente vicino all’arbitro perseverando nel proprio atteggiamento aggressivo. A quel punto l’arbitro si allontanava di qualche metro per meglio osservare la situazione di generale animosità nel frattempo creatasi tra i calciatori delle due squadre e, constatata l’impossibilità di dare seguito alla gara in ragione delle proprie condizioni psico–fisiche nonché dell’aggravarsi della citata animosità tra i calciatori, assumeva la decisione di sospendere definitivamente la gara decretandone anzitempo la fine con il triplice fischio. Preso atto della decisione i partecipanti alla gara guadagnavano gli spogliatoi mentre l’arbitro veniva avvicinato da persona non identificata – e il cui nominativo non compariva nella lista dei partecipanti – la quale gli rivolgeva un’espressione ironica e irriguardosa in merito all’episodio e, nonostante l’espressa richiesta di lasciare il recinto di gioco avanzata dall’arbitro, vi si tratteneva anche in seguito."

Accuse di razzismo

Il giocatore, non pago di quanto fatto con la violenza fisica, avrebbe pure tentato di strumentalizzare la situazione agitando un presunto atteggiamento razzista da parte del direttore di gara. "Osadolor sostava all’esterno degli spogliatoi attendendo che l’arbitro vi facesse rientro. Dopo circa dieci minuti l’arbitro usciva dal proprio spogliatoio e – senza che nessuno ponesse in essere specifiche cautele a protezione della sua incolumità – veniva nuovamente avvicinato da Osadolor il quale per tre volte gli rivolgeva testualmente l’espressione “Io ti denuncio per razzismo, ricordatelo”, puntando il dito verso il volto del direttore di gara. Ancora, nel dirigersi verso la propria automobile all’interno del parcheggio dell’impianto, l’arbitro veniva lasciato solo mentre, da distanza, Osadolor puntava nuovamente il dito in direzione del direttore di gara con atteggiamento intimidatorio. Infine, l’arbitro si recava al Pronto Soccorso dell'ospedale di Udine dove i sanitari, una volta prestate le cure del caso, accertavano la  tumefazione a livello dello zigomo sinistro, dimettendo il direttore di gara con prognosi di giorni cinque".

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