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Le pagelle della Gsa: Nikolic il top, i due Usa i flop

I voti alla stagione 2018/2019. Assieme al giovane serbo si salvano Mortellaro, Pellegrino, Penna e Pinton

Non è finita bene per l'Apu Gsa, inutile girarci intorno. Deragliare al primo giro contro l’onesta Biella non era tra le opzioni previste. In realtà la stagione non era nemmeno cominciata in modo convincente e i segnali da cogliere arrivavano quindi da lontano. Abbiamo sempre sostenuto che la squadra non mancava certo di talento offensivo e fisicità e che il roster era decisamente lungo. Questi i punti di forza. Valori importanti, mica pizza e fichi. Quali sono stati invece i limiti di questo gruppo, quelli che hanno precluso quel campionato di vertice che l’ambiente si attendeva? Secondo noi sostanzialmente due, con una premessa. Numero uno l’assenza di giocatori con personalità ed esperienza in squadre vincenti e numero due la discontinuità difensiva.

Le prospettive

La premessa riguarda la rinuncia nella primavera 2018 ad un allenatore come Lino Lardo che nei 3 anni trascorsi a Udine aveva sempre raggiunto gli obiettivi. Decisione del tutto legittima da parte della società, sia ben chiaro, ma che nei fatti ha significato azzerare un progetto che fin lì si era dimostrato vincente per fare un mezzo salto nel buio. La continuità della guida tecnica normalmente paga nel basket e sarebbe probabilmente bastato accompagnare quel percorso con 2/3 inserimenti  di qualità in una squadra che aveva dimostrato talento limitato ma anche grandi doti morali. Per i punti uno e due la spiegazione è molto semplice: nessuna squadra può pensare di vincere un campionato senza giocatori con leadership e attitudine alla vittoria nonché senza una solida difesa. Anche la società avrà fatto le sue considerazioni e nell’attesa di vedere come si muoverà  (per il coach sembra improbabile la conferma di Martelossi, si parla di nomi importanti come Boniciolli e Pillastrini) ecco una valutazione dei giocatori della Gsa 2018/19.        

Le pagelle                              

Mortellaro 6 Superesperto e affidabile back up del pivot, qualche problema di tenuta fisica ma in caso di uscita non sarà così facile sostituirlo.

Simpson 5,5 Classe pura ed eleganza ma senz’anima, a conti fatti meglio il cazzuto Dykes.

Powell 5 Facile innamorarsi del suo talento ma la storia raccontava anche che non era un vincente.

Pellegrino 6 Un campionato più up che down, ora deve decidere cosa fare da grande. Centro dominante nella categoria (ne avrebbe i mezzi) o soltanto buon gregario.

Cortese 5,5 Negli ultimi anni aveva fatto di mestiere il bomber in squadre di medio livello. Questa annata cosi così ha confermato che non è un condottiero, deciderà la società se ripartire anche da lui.

Penna 6 L’ideale cambio del play in una squadra che punta a vincere. Grande difensore e intelligente nella gestione del gioco, per il salto di qualità deve mettere un tiro molto più sicuro.

Spanghero 5,5 Un torneo con prestazioni troppo alterne, è un tiratore di striscia alto 1,85, non facile da inserire in un progetto ambizioso.

Nikolic 7 Scontato affermare che è stata la bella sorpresa della stagione e che deve diventare un punto fermo della squadra 2019/20. Sarebbe imperdonabile perderlo come Ousmane Diop l’anno scorso.

Pinton 6 Il capitano ha sempre risposto presente, come atteggiamento meriterebbe  8. L’impressione però è che siamo arrivati ai titoli di coda della sua avventura in Friuli.

Amici 5,5 Fisico e stoffa ci sarebbero ma non riesce a fare a meno di giocate emotive ed imprevedibili. Resterà una meteora nella storia del basket udinese?  
 

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