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54° Rally del Fvg e 23° Rally Alpi Orientali Historic, le novità

L'organizzatore Giorgio Croce svela i dettagli dell'evento al via fra meno di un mese. Rese note, inoltre, le caratteristiche salienti del percorso

L'organizzatore Giorgio Croce svela le principali novità dell'evento al via fra meno di un mese. Rese note, inoltre, le caratteristiche salienti del percorso.

Sarà all’insegna del rinnovamento ma anche della tradizione, il 54° Rally del Friuli Venezia Giulia - 23° Rally Alpi Orientali Historic. In programma nella sua classica collocazione al termine delle ferie, il 30-31 agosto e 1 settembre, l’evento organizzato e gestito dalla Scuderia Friuli ACU è nel pieno del periodo delle iscrizioni, avviate il 10 luglio, con scadenza il  22 agosto (una settimana prima della disputa della gara stessa) e sarà la sesta prova del FIA European Historic Sporting Rally Championship, quarto dei sei round che compongono il Campionato Italiano WRC (Ciwrc) ed anche sesto round della serie Tricolore Nazionale sempre per auto storiche (Ciras).  I dettagli tecnici di gara evidenziano due giornate di sfide, otto prove speciali per la gara tricolore del Ciwrc (117,640 km di prove, il 29,3% dei 400,950 del percorso totale), nove per quella “historic”, che avrà un percorso dallo sviluppo complessivo pari a 375,940 chilometri, dei quali il 35 per cento è costituito dal 132,550 chilometri dei tratti cronometrati.

Da Cividale al Città Fiera di Martignacco

Sono stati definiti tutti i dettagli, confermando quei tratti forti e marcati di uno degli eventi di corse su strada più longevi in Italia ed in Europa e per questo anche tra i più amati sia dai piloti che dagli appassionati. Quest’anno il Rally del Friuli-Alpi Orientali proporrà la grande novità di fare ritorno verso Udine, a Martignacco, venendo ospitata nelle ampie e funzionali strutture di Città Fiera, dove saranno allestite la Direzione Gara, Segreteria e Sala Stampa, oltre alle partenze ed all’area assistenza.

“L’edizione numero cinquantaquattro del Rally Friuli Venezia Giulia – commenta Giorgio Croce, storico patron del rally - presenta alcune novità di rilievo che ci riportano un po' indietro nel tempo. Mi riferisco al riavvicinamento alla città di Udine che, ricordiamolo, è stata quella che tanti anni fa ha fatto nascere il Rally. Abbiamo lasciato, dopo molto tempo, la città di Cividale per trovare la nuova casa a Torreano di Martignacco nell'immenso ambito del centro Commerciale “Città Fiera” che sicuramente ci fornirà una notevole visibilità essendo il più grande della Regione ed anche a buon livello Nazionale. L'accoglienza che ci è stata fatta è a dir poco entusiasmante cosa che per un organizzatore di Rally è sempre piacevole ed appagante, perché vuol dire che il proprio lavoro è apprezzato e sicuramente valorizzato. Pensiamo, poi che avere a disposizione un centro, molto bello e ben organizzato che offre al visitatore ben 250 negozi e 40 ristoranti possa essere di estrema utilità anche per i piloti ed addetti che popolano i parchi assistenza a ridosso del complesso. Il ritorno, poi con l'arrivo nella città di Udine, ci sembra molto bello mettere a disposizione degli equipaggi quel maestoso paesaggio che è la Piazza Libertà nel centro storico e che rappresenta una delle più belle piazze veneziane su terraferma”. Altre validità saranno quelle per F.I.A. Cez (Central Europe Zone), Campionato Regionale (coefficiente 1,5), Campionato Friuli Venezia Giulia, Michelin Rally Cup, Suzuki Rallye Trophy e Trofeo Renault.

I caratteri del percorso

La giornata del venerdì vedrà nella mattinata i concorrenti impegnati in verifiche e shakedown, quest’ultimo ricavato tra i comuni di Fagagna, Moruzzo e Martignacco partendo dal famoso Castello di Villalta. Nel pomeriggio i concorrenti del Rally Alpi Orientali Historic, si sfideranno per ben due volte nella prova di Porzus di vecchia memoria, un piacevole ritorno al passato; le auto moderne vi correranno per una volta sola per poi raggiungere la consueta prova nel centro di Gemona del Friuli a ricordo del tragico terremoto del 1976 in cui l'automobilismo agonistico ebbe una parte importante nella pagina della ricostruzione.

Si ritorna poi a “Città Fiera” per riposare ed iniziare nella giornata del sabato, l'impegnativa tappa nelle Valli del Natisone che hanno abbracciato affettuosamente da tempo il Rally del Friuli Venezia Giulia. Tutto resta come nel 2017 le prove e la sequenza sia per le moderne che per le storiche. Qualche piccolo cambiamento per il riordino delle auto storiche con l'istituzione della novità del parco assistenza ubicato a San Pietro al Natisone.

Alla fine del secondo giro, prima della sfilata udinese, il classico appuntamento alla gelateria-pasticceria “Paradiso dei Golosi”, sempre a San Pietro, per il famoso assaggio della coppa di gelato ispirato dal fatto che tutti i piloti corrono per la “coppa”. Via, poi, verso Udine. A conclusione di questo 54° “moderno” e 23° “storico” rally che porterà ancora una volta il territorio friulano sotto gli occhi dell'Europa. Lo scorso anno, la prova valida per il tricolore WRC vide la vittoria, la quarta stagionale, per i bresciani Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) che si aggiudicarono anche il Campionato.

I francesi Comas-Roche (Lancia Stratos) furono i primi tra le “storiche”.

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