rotate-mobile
Earth Day Italia

Il week end friulano dal ‘cuore bio’

A tutti gli udinesi dall'anima biologica: esperti produttori e appassionati del settore saranno riuniti il 6 ottobre in piazza Sant'Antonio Nuovo, a Trieste

E anche in Friuli Venezia Giulia biologico sia. Torna in molte regioni italiane, la Biodomenica, l’iniziativa che per il quattordicesimo anno riunisce in piazza i produttori biologici e gli appassionati del settore, invogliando  i meno informati alla conoscenza dell’agricoltura biologica e dell’insieme dei valori che essa rappresenta. L’iniziativa, coordinata da AIAB-FVG in collaborazione con Legambiente, Coldiretti e Bioest, animerà l’intera domenica in piazza Sant’Antonio Nuovo, a Trieste.

La domenica dal cuore biologico già nelle edizioni passate ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Ministero dell’Ambiente. La manifestazione si svolgerà il 13 ottobre prossimo. Ogni edizione è sempre realizzata in oltre 100 piazze d’Italia, può quindi, a pieno titolo, essere definita tra i più importanti eventi nazionali di promozione dell’agricoltura biologica di qualità.
La Biodomenica è l’opportunità per parlare di agricoltura biologica, della sua funzione a tutela dell’ambiente, della biodiversità, dell’alimentazione e del gusto, del risparmio dell’acqua, del consumo critico e responsabile, delle tradizioni e dello sviluppo locale.

Le quattordici edizioni delle biodomeniche hanno finora promosso la cultura del biologico, e del consumo consapevole su tutto il territorio italiano, nonché la sensibilizzazione degli enti locali per la conversione delle mense pubbliche all’utilizzo dei prodotti biologici. Il tutto coinvolgendo più di 1000 imprese del settore biologico e circa 2 milioni di cittadini.

Da tutta la Regione arriveranno produttori bio, associazioni ambientaliste, fattorie didattiche e aziende agrituristiche, che animeranno un mercato di prodotti bio rigorosamente di stagione. Durante la giornata ci saranno anche momenti di discussione, di approfondimento e di gioco.
Focus dell’edizione 2013 saranno i rischi legati all’introduzione degli OGM in agricoltura. AIAB sottolinea come i dati confermino che “tale tecnologia non ha mantenuto le attese previste: le rese non sono superiori, i redditi degli agricoltori non migliorano, la qualità dei prodotti non cambia mentre i benefici nutrizionali sono nulli”. Ed è per questo che “il biologico rifiuta con forza l’utilizzo degli OGM in agricoltura” dimostrando come si possa fare agricoltura senza di essi. 

Il tema dell’anno fa riferimento al settore biologico come modello agricolo motore della green economy.  La cosiddetta Economia verde è la chiave per ripensare il modello economico di sviluppo del nostro Paese. La crisi investe tutti i settori produttivi nazionali, ma nel caos generale degli ultimi tempi arriva una boccata d'ossigeno dai risultati positivi emersi da cifre precise: numeri con il segno più in ogni ambito della bio produzione e dei bio consumi. Pare proprio che il bio sia il settore anti crisi. 

Gli operatori biologici certificati fino al 31 dicembre 2012 sono 49.709 di cui: 40.146 produttori esclusivi; 5597 preparatori (comprese le aziende che effettuano vendita al dettaglio);  3.669 che effettuano sia attività di produzione che di preparazione; 297 operatori che si occupano di attività di importazione. Questo è quanto emerge da una prima analisi dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (Odc) , sulla base delle elaborazioni del SINAB – Sistema dì Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica.
 
È cresciuta la forza della rete bio su tutto il territorio italiano: rispetto ai dati riferiti al 2011 spicca un aumento del numero di operatori pari al 3%. Decisamente non male, soprattutto se si pensa che, a causa della crisi economica, in Italia i consumi in generale ancora non riprendono a crescere. 
Per quel che riguarda il Friuli Venezia Giulia, sempre l’ultimo rapporto SINAB, “Bio in cifre 2012”, riporta che le superfici coltivate con metodo biologico nella Regione hanno raggiunto 3567 ettari, con un +0,8% rispetto al 2011 e un forte sviluppo della viticoltura bio (+27%).
Quest’anno la “Biodomenica” festeggia anche i 25 anni di AIAB, nata a Torino nel 1988 con l’obiettivo di rappresentare produttori, tecnici e cittadini desiderosi di esprimere un diverso rapporto tra uomo e terra e tra produttori e cittadini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il week end friulano dal ‘cuore bio’

UdineToday è in caricamento