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Udine è sulla strada buona per diventare Smart

La città friulana si piazza al 37° posto della classifica nazionale, ci sono molte aree dove incrementare gli sforzi ma la strada imboccata sembra quella giusta.

Cos'è Smart City. Ma cosa vuol dire? E come fa una città a diventare una Smart City?. La società di ricerca e strategia Between ha stilato un rapporto creando un vero indice, sul quale ha basato quante città italiane siano diventate Smart e quale sia il livello raggiunto da ognuna, e naturalmente c'è anche Udine in classifica.

Innanzitutto una Smart City è una città che si rende sempre più fluida e facile da vivere per i suoi cittadini. È nel momento in cui riesce a creare delle differenze positive tra il “prima” e il “dopo” aver  compiuto e attuato delle scelte, che permettono all’abitante di vedere innovazioni tangibili che hanno migliorato il proprio benessere. Attraverso questo indice è possibile capire il livello di “smartness” raggiunto da ogni singola città incrociando dati e indagini. Queste vengono effettuate in svariati ambiti che vanno dalla mobilità alle energie rinnovabile, dalla gestione delle risorse naturale a quelle dei servizi pubblici e via discorrendo, suddividendo l’indice in 9 aree tematiche,  riesce a stabilire quale sia il livello Smart che si è raggiunto.

La città più smart d’Italia è risultata essere Bologna seguita da Milano e Roma. Il capoluogo emiliano è quella che si trova più avanti nel percorso verso la piena realizzazione della Smart City, avendo apportato innovazioni superiori alle altre nelle diverse arre tematiche. Udine si piazza al 37° posto, prima tra le province friulane.

Su nove aree tematiche in ben 5 ottiene la qualifica da prima fascia e sono: il “Broad Band”, che è dato dalla diffusione della  banda larga fissa e mobile;la “Smart Mobility”, ovvero diffusione del trasporto pubblico con bigliettazione elettronica, del trasporto privato con ZTL e dei pagamenti elettronici; lo “Smart Government”, che riguarda i servizi on-line attivi, dall’anagrafe ai cambi residenza ai pagamenti elettronici; la “Efficienza energetica”, che viene individuata attraverso il consumo di gas ed energia elettrica oltre al livello delle politiche ambientali sull’illuminazione pubblica attuate; le “Risorse Naturali”, che riguardano gestione dei rifiuti, la dispersione acque e la qualità dell’aria.

Ha raggiunto un livello di seconda fascia in: “Smart Health”, vale a dire livello di sanità elettronica, ovvero prenotazioni, pagamenti ticket, ritiro referti e scelta del medico curante  via web; “Mobilità Alternativa”, cioè diffusione auto elettriche e colonnine di ricarica, car sharing, car pooling e bike sharing;“Energie Rinnovabili”, con diffusione di fotovoltaico, eolico e idroelettrico.

Unico area in cui i risultati sono ancora lontani da standard accettabili è quella della “Smart Education”, che è data dalla diffusione di pc nelle scuole, aule collegate al web e lavagne multimediali. In questa area ottiene un risultato da terza fascia.

Dal Ranking appare evidente come vi sia, anche nell’attuazione delle Smart City, un divario tra nord-sud, mentre quelle del centro si distribuiscono uniformemente nelle classifica. Distacco che si intensifica se accanto al livello di Smart City raggiunto mettiamo anche il livello di vivibilità, troviamo che nella top list si piazzano Bologna, Parma, Reggio Emilia, Piacenza e Modena, mentre molto in ritardo sono Caltanissetta, Vibo Valentia e Agrigento.

Il piazzamento di Udine tra le 116 province italiane nel complesso è assolutamente positivo, ma facilmente migliorabile per raggiungere standard qualitativi ancora più alti e tendere alla piena realizzazione della Smart City.

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