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Quando l'agricoltura diventa didattica

Nella provincia di Udine son ben 40 le imprese agricole che rispondono ai criteri per essere qualificate come fattorie didattiche. Un'pportunità per scrutare e apprendere la realtà dinamica dell'ambiente rurale

In un territorio, quello friulano, dove le superfici coltivate con metodo biologico hanno raggiunto 3.567 ettari, con un +0,8% rispetto al 2011 e un forte sviluppo della viticoltura bio, aumentando del 27% (fonte: Sinab 2012), la provincia di Udine vanta ben 40 fattorie didattiche. L’agricoltura biologica è infatti un’enorme ricchezza per le imprese agricole di quest’area. Alcune aziende, particolarmente attente all’ambiente e alla sua salvaguardia, pongono in essere progetti finalizzati all’impiego delle energie rinnovabili e alla conservazione della biodiversità. In fattoria, inoltre, vengono organizzate attività didattiche rivolte ai bambini. Un patrimonio naturale da valorizzare come fattore essenziale di sviluppo economico alternativo, 
In Friuli Venezia Giulia il numero di aziende agricole e agrituristiche coinvolte nel progetto delle fattorie e masserie didattiche è decisamente aumentato. Sono la meta ideale per immergersi nella natura conoscerne i segreti e le meraviglie attraverso laboratori, lezioni teoriche ed il contatto diretto con animali e piante.

Ma cosa sono le fattorie didattiche? Aziende agricole che accolgono scuole, famiglie, gruppi di adulti per una comunicazione diretta fra agricoltore e cittadino, a cominciare dalle giovani generazioni. Le fattorie didattiche aprono le porte alla scuola e ai visitatori in un'ottica di multifunzionalità, di rapporto continuativo con il consumatore, di coinvolgimento attivo, per creare un collegamento tra città e campagna, far conoscere l'ambiente agricolo, l'origine dei prodotti alimentari, la vita degli animali. Una maniera per i giovani di scoprire l'importanza di un mestiere spesso sottovalutato.

La fattoria come mezzo educativo è così interessante perché offre legami con la dimensione sociale economica tecnica politica e culturale dell'ambiente. Una proposta che integra metodi culturali locali con sistemi innovativi di didattica della scuola stessa. Una buona educazione al territorio infatti è estremamente importante e deve partire dalla realtà locale, dal territorio in cui l'istituto scolastico è insediato. Le visite in fattoria, preparate adeguatamente dagli insegnanti e inserite e ragionate nel piano dell'offerta formativa (POF), sono preziose occasioni di apprendimento e crescita che la scuola valorizza autonomamente. La fattoria è un luogo di pedagogia attiva, dove si comprende il legame fra l'origine dei prodotti agricoli e la loro finalità: la nostra nutrizione. Un luogo di incontro, di conoscenza reciproca, di scambi di esperienze tra agricoltori, ragazzi, insegnanti, adulti.

Ogni azienda agricola è diversa è uguale allo stesso tempo: testimonia le risorse e la varietà dell'agricoltura friulana, dai suoi prodotti, ai suoi paesaggi; ma è anche strumento tramite il quale conoscere più da vicino il lavoro di tutti gli agricoltori e il ruolo speciale di ognuno di essi: differente per ognuno il sapere della cultura rurale, la passione e l'amore per la terra. 
Gli imprenditori agricoli e le loro famiglie offrono un valore aggiunto: opportunità per scrutare e apprendere la realtà dinamica dell’azienda agricola e dell’ambiente rurale. Tra le attività didattiche più praticate in fattoria dai bambini: vendemmia, raccolta delle olive, produzione di pane e salumi. Un modo divertente per approcciarsi al mondo agricolo. L’obiettivo è avvicinare i più giovani, ma non solo, alla natura diffondendo allo stesso tempo la conoscenza delle attività svolte all’interno della fattoria stessa, coinvolgendo gli ospiti nella realizzazione di un prodotto tipico o in altre attività agricole, come la raccolta di frutta o verdura.  

Secondo il censimento realizzato da Alimos - società senza fini di lucro sorta nel 1967 per favorire processi d'innovazione nel settore ortofrutticolo, sostenere la tutela dell'ambiente e del territorio (agro-biodiversità) e contribuire al mantenimento della salute dei consumatori -  nel 2010 in Italia erano attive oltre 1.936 fattorie didattiche, la maggior parte delle quali in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Puglia. 

In generale le aziende che rientrano nei criteri garantiscono il rispetto di requisiti essenziali al fine di permettere la buona riuscita delle visite, stabiliti nella Carta della Qualità regionale, ma i più importanti sono:
•    Metodo di produzione ecocompatibile (agricoltura biologica o integrata).
•    Disponibilità di un luogo di accoglienza coperto per la realizzazione delle attività didattiche in caso di maltempo.
•    La fattoria è pulita, accogliente e attrezzata per ricevere il pubblico. Gli ospiti devono comunque considerare che si trovano in un luogo di lavoro e quindi devono rispettare eventuali limitazioni d'accesso o segnalazioni di pericolo comunicate dall'agricoltore.
•    L'azienda ha un'assicurazione di responsabilità civile che include i rischi di intossicazione alimentare.

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