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Problema amianto: la Provincia stanzia fondi per lo smaltimento

Previsti dalla Provincia un milione e 500 mila euro per la rimozione e lo smaltimento di questo pericoloso materiale. Già 69 le proprietà bonificate

Il problema dell’amianto è ancora oggi, purtroppo, molto sentito anche se c’è una legge del 1992 che bandisce l’uso di questo materiale nel Belpaese. L’Italia, infatti, sta ancora pagando le conseguenze degli alti livelli di esposizione derivati dall’utilizzo di questo materiale dal secondo dopoguerra, in particolare nei settori della produzione industriale di manufatti in cemento-amianto, di manufatti tessili contenenti amianto, della cantieristica navale, della riparazione e demolizione di rotabili ferroviari e nell'edilizia. Tali prodotti, in seguito all’usura o al danneggiamento, possono rilasciare nell’ambiente microscopiche fibre che, attraverso la respirazione, raggiungono il polmone, organo bersaglio per quelle patologie correlate all’amianto. Bonificare gli ambienti dall’amianto diventa fondamentale, quindi, per la nostra salute.


 

Con le legge regionale 24/2006 la Regione del Friuli Venezia Giulia conferire alle Provincie le funzioni amministrative relative alla concessione di contributi per lo smaltimento di questo pericoloso materiale. In modo particolare ammonta a quasi 1 milione 500 mila euro il contributo concesso dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Udine per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dagli edifici pubblici. Come si legge in un comunicato rilasciato dalla Provincia, dal 2007 ad oggi la Provincia di Udine ha dato positivo riscontro a tutti gli enti che hanno presentato domanda di contributo per la rimozione e lo smaltimento in virtù dei requisiti previsti dall’apposito regolamento provinciale. Nello specifico l’importo del finanziamento erogato in questi 5 anni è stato pari al 75% dell’intervento sostenuto dai comuni.


 

Grazie a questi finanziamenti circa 70 proprietà comunali sono riuscite a risolvere questo annoso problema. Come viene spiegato nel comunicato le domande pervenute in questi anni sono state ben 98 mentre le concessioni dei fondi sono state 69. Le tipologie di intervento più frequenti hanno riguardato: rimozione e smaltimento amianto da copertura di magazzini comunali e ricovero automezzi comunali e della protezione civile; rimozione da copertura di scuole elementari, materne e medie, oltre che da palestre, impianti polisportivi, edifici accessori ai campi sportivi comunali (come gli spogliatoi), centri vacanze e aree dedicate ai festeggiamenti, sempre di proprietà del Comune. Oltre a questi interventi anche la rimozione e smaltimento dell’amianto da ex caserme e da centrali termiche in edifici di proprietà del Comune, da biblioteche comunali e da fabbricati, sede di associazioni. 

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